Barriere architettoniche negli chale, sanzioni in arrivo: è un'altra grana per San Benedetto

Barriere architettoniche negli chale, sanzioni in arrivo: è un'altra grana per San Benedetto
Barriere architettoniche negli chale, sanzioni in arrivo: è un'altra grana per San Benedetto
di Alessandra Clementi
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Martedì 1 Novembre 2022, 03:55

SAN BENEDETTO «Le procedure degli oltre 50 verbali elevati ad altrettanti chalet con irregolarità per quanto riguarda le barriere architettoniche sono state inspiegabilmente lunghe, tanto che l’ufficio contenziosi ha ricevuto i verbali definitivi solo a settembre e provvederà a notificare le ingiunzioni di pagamento prossimamente a tutti i sanzionati contemporaneamente, in notevole ritardo rispetto ai rilievi e al riscontro delle infrazioni».  


La denuncia


Denuncia che arriva da Pd, Articolo 1 e Nos in merito alla battaglia contro le barriere architettoniche, tema che approderà al prossimo consiglio comunale di novembre attraverso un’interrogazione.

Le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano Spiaggia del febbraio 2010 stabiliscono che l’accesso in spiaggia per i soggetti disabili deve avvenire con passerella larga almeno 1.5 metri e che per ogni concessione debba essere garantita almeno una pedana di due per due metri con uno o due ombrelloni. Disposizioni analoghe sono ribadite anche dalle norme tecniche di attuazione del Piano di Gestione integrata delle Zone Costiere 2019 (Piano GIZC) della Regione Marche, che prevedono esplicitamente l’accessibilità non solo dell’arenile ma anche del mare. Norme che sarebbero state disattese, da qui l’emissione di oltre 50 verbali. Situazione a cui si aggiunge un 50% dei marciapiedi non dotati di scivoli, e in molti casi stretti e disagevoli, tanto da non consentire con facilità il passaggio né di passeggini o pedoni con difficoltà motoria né tantomeno di persone con disabilità.

 
Le difficoltà


Questa condizione si aggiunge alla difficoltà di accesso a negozi, ristoranti ed alberghi che non sempre si sono adeguati agli standard definiti dalla legge 13/89. Ad aggravare la situazione hanno provveduto il moltiplicarsi di cantieri edili e di occupazione di suolo commerciale, che hanno reso ormai impraticabili anche molti di quei tratti che, fino a poco tempo fa, permettevano un’accessibilità adeguata. 


La richiesta


A questo punto il Pd, Nos e Articolo 1 chiedono al sindaco: «Per quale ragione la contestazione delle infrazioni relative alle concessioni balneari ha richiesto tempi così lunghi. Se l’amministrazione ha attuato rimedi organizzativi che impediranno il ripetersi di simili ritardi; se a quanto risulta all’ente, dopo le rilevazioni delle infrazioni riscontrate lo scorso anno i concessionari di spiaggia in difetto hanno almeno provveduto a mettersi in regola. Inoltre se sono stati effettuati ulteriori controlli dalla Polizia Municipale in merito e, in caso affermativo, quali ne siano i risultati; se ritiene utile avviare un confronto con i comuni della costa picena per perseguire l’obiettivo di garantire la massima accessibilità al litorale e, in caso affermativo, in quali tempi. E infine quali azioni intende intraprendere per superare la cronica inaccessibilità di gran parte della città a numerose categorie di cittadine e cittadini».

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