Centro storico di Pesaro accessibile: «La battaglia senza colori». Storoni sui lavori effettuati, Aguzzi rimborsa 124mila euro

I lavori per eliminare le barriere
I lavori per eliminare le barriere
di Miléna Bonaparte
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Martedì 4 Luglio 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 12:24
PESARO Arriveranno a Pesaro circa 124mila euro per l’abbattimento e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati derivanti dal fondo speciale nazionale. «Si tratta di interventi necessari e di civiltà – dichiara l’assessore regionale all’Urbanistica, Stefano Aguzzi – di cui beneficeranno circa la metà dei Comuni marchigiani (103) che denotano una sensibilità sempre più crescente verso i temi legati all’accessibilità nei luoghi pubblici e privati». L’assegnazione dei contributi si basa sul fabbisogno esistente maturato dai cittadini entro il 1° marzo 2021 e poi trasmesso dalle amministrazioni comunali di residenza alla Regione. Nel complesso di tratta di 1,31 milioni di euro.


«Le barriere architettoniche dividono le persone, mentre l’impegno per il loro abbattimento unisce in una battaglia che non ha colore né schieramento politico».


Il messaggio


È il messaggio che Luca Storoni, presidente del Quartiere 1 Centro storico, ha voluto lanciare sui lavori che hanno reso accessibili anche ai disabili in sedia a rotelle alcuni punti strategici e assai frequentati nel cuore di Pesaro. Vale a dire: le scuole e gli uffici in viale Gramsci, l’ospedale di largo Cinelli, l’ingresso della città in via Oberdan e il tribunale di piazzale Carducci. È stato necessario eliminare i cordoli dei marciapiedi, creare o allargare gli scivoli e sistemare l’asfalto in quattro passaggi pedonali. «Per me è importante spiegare come si è arrivati all’intervento e lo spirito che lo ha animato - precisa Storoni -, un tema, quello dell’abbattimento delle barriere, che non divide, ma rappresenta un’azione collettiva con tanti protagonisti all’opera. In questa logica ha lavorato il consiglio del Centro storico. La segnalazione arrivata dalla minoranza di una serie di attraversamenti segnati a terra, ma con l’incongruenza di uno scalino in partenza o all’arrivo, ha dato il via alla stesura di un documento condiviso e trasversale, integrato e poi approvato all’unanimità dal consiglio di Quartiere. Una volta arrivati i soldi del bilancio partecipativo del Comune, non abbiamo avuto dubbi nel sostenere la prima parte della realizzazione del documento, partendo dalle urgenze dei passaggi pedonali in prossimità di edifici pubblici in viale Gramsci, largo Cinelli, via Oberdan e piazzale Carducci. Dopo una serie di preventivi, insieme all’amministrazione comunale si è compiuto l’avvio e la realizzazione dei lavori. Un tema che oltretutto aveva già visto il consiglio di Quartiere impegnato su un’ipotesi progettuale di riqualificazione contro le barriere architettoniche alla stazione ferroviaria.


Il risultato


«Oggi possiamo dire di avere raggiunto un significativo primo risultato, anche per la capacità di stabilire collaborazione e unità di intenti fra territorio e Comune su di un tema che ancora nel 2023 ha bisogno di essere enfatizzato. E che non può dividere, ma unirci per ”Liberi di essere, liberi di muoversi”, è questo il nostro slogan». Una volontà unanime del consiglio di Quartiere che si è concretizzata grazie a 8.500 euro di fondi del Bilancio partecipativo del Comune. «Finalmente la prima parte del dossier, presentato più di un anno fa, comincia a vedere i risultati - sottolinea il presidente Storoni -. Con il supporto inoltre delle occasioni di confronto come gli Stati generali dell’accessibilità e della volontà di redigere il Peba, il Piano per la eliminazione delle barriere architettoniche, speriamo di far crescere tutti insieme la città all’insegna della collaborazione».


Lo studio


Infine il consiglio del Quartiere «è impegnato in un’analisi nel territorio attraverso il questionario ”Liberi di essere, liberi di muoversi” per capire quali sono gli aspetti prioritari sui quali intervenire per rendere il centro storico, biglietto da visita della città, sempre più accessibile – conclude Storoni -. In questo senso, la scelta di destinare le risorse “partecipative” è stata naturale, perché frutto di un percorso conoscitivo e di sensibilizzazione che cercheremo di condividere ulteriormente». E Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura, si fa ogni giorno più inclusiva e accogliente. 

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