Ast, tensione all’Auditorium, Natalini contestata sull’ospedale di San Benedetto: «Decido io l’agenda, potete uscire»

Ast, tensione all’Auditorium, Natalini contestata sull’ospedale di San Benedetto: «Decido io l’agenda, potete uscire»
Ast, tensione all’Auditorium, Natalini contestata sull’ospedale di San Benedetto: «Decido io l’agenda, potete uscire»
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 20 Dicembre 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 15:25

SAN BENEDETTO Tensione alle stelle nell’incontro sulla sanità svoltosi ieri all’Auditorium. Un coro di fischi ha accolto l’arrivo del direttore Nicoletta Natalini, che ha ricevuto diverse interruzioni da parte del pubblico durante la sua relazione sull’Ast di Ascoli.

Lo scontro

Oltre un’ora di relazione da parte del direttore Ast, che ha illustrato numeri e tabelle su come è organizzata la sanità picena. Ma il pubblico voleva accendere i riflettori sulle criticità del Madonna del Soccorso, da qui l’interruzione da parte di un ex infermiere che ha chiesto a gran voce: «Quando parliamo di ospedale?». Parole a cui si sono uniti i fischi e le grida dei presenti. Rimostranze di fronte alle quali Natalini ha replicato: «La giornata l’ho organizzata io e i lavori li decido io. Non è un dibattito pubblico. Voi state disturbando, non volete ascoltare. Uscite, non obbligo nessuno a rimanere». Ecco che dal pubblico si sono sollevati i cori: «Vergogna». «Ci sono dei margini di miglioramento - ha dichiarato Natalini - questo è un punto di partenza. Non è vero che non facciamo niente, non sono una sprovveduta. Abbiamo comprato 2 nuove Tac, mentre la risonanza magnetica di San Benedetto avrebbe richiesto un intervento strutturale con blocco chirurgico per 3 mesi quindi abbiamo deciso per la rigenerazione. Sarà una macchina più performante con intelligenza artificiale. Per il futuro è giusto specializzarsi- qualificare le strutture e bisognerà ragionare sui mezzi a disposizione». Quest’ultimo intervento era riferito al documento stilato dal Comune sull’organizzazione della sanità picena che vedrebbe San Benedetto vocata all’emergenza e Ascoli alle attività programmate. Nella relazione di Natalini è emerso il finanziamento di 379milioni di euro che l’Ast ha ricevuto dalla Regione, ai quali vanno sottratti 170milioni destinati agli stipendi dei 2.600 dipendenti, e 83milioni di euro per i farmaci. In totale ci sono 2.600 dipendenti tra infermieri, dirigenti, amministrativi, oss, tecnici di cui 774 uomini e 1838 donne. Quest’anno sono stati assunti 313 dipendenti a tempo determinato e 97 assunti a tempo indeterminato. Nel 2022 inoltre sono stati erogati 4,8 milioni di prestazioni.

La mobilità

Sul fronte della mobilità, è stato registrato un saldo negativo pari a 2,3milioni di euro da parte di chi va a curarsi fuori.

Per quanto riguarda gli investimenti sono stati di 12 milioni di euro di cui 4,2 milioni per la casa di comunità a San Benedetto, 10milioni per l’ospedale di comunità di Ascoli, 1,9 per l’ospedale di comunità di San Benedetto e due Tac per 1,2milioni di euro. La consigliera Aurora Bottiglieri ha ricordato come in città ci sia molto scontento sulla sanità ribadendo il problema della Radiologia chiusa nel pomeriggio e con macchinari obsoleti, così come ha ricordato Mario Neroni, un ex operatore, che ha confutato anche alcuni dei dati illustrati. Tra il pubblico presenti: il sindaco Spazzafumo quale padrone di casa, il consigliere regionale Andrea Assenti, l’onorevole Giorgio Fede, i sindaci di Cupra Alessio Piersimoni e di Grottammare Alessandro Rocchi. Tanti anche i primari presenti da Giusy Petrelli, Cristina Paci, Luca Cesari, Vito Parato e Alfredo Fioroni.

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