Tsunami sulla giunta di San Benedetto, il sindaco progetta il rimpasto silurando due assessori

La giunta comunale guidata da Spazzafumo
La giunta comunale guidata da Spazzafumo
di Alessandra Clementi
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Martedì 13 Settembre 2022, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 16:13

SAN BENEDETTO  - Sta per abbattersi uno tsunami sull’amministrazione Spazzafumo. Nemmeno il Risiko era arrivato a tanto. Fuori almeno due assessori della giunta Spazzafumo per fare spazio a due esponenti del centrodestra, mentre la maggioranza aprirebbe ad almeno quattro esponenti tra Lega e Fratelli d’Italia. Operazione di cui si starebbe discutendo da giorni tra riunioni e incontri più o meno carbonari.

Il caso Picenambiente

Tutto nasce dalla levata di scudi con cui è stata accolta la delibera del bilancio consolidato che vede esclusa la Picenambiente.

Da qui gran parte dei consiglieri della lista San Benedetto Viva sono insorti con in testa Giorgio De Vecchis assieme al gruppo di Rivoluzione civica. Ma il sindaco Spazzafumo non ha voluto cedere a passi indietro. Ma non c’è il rischio di avere l’ennesima bocciatura in maggioranza? Sembrerebbe di no, visto che sarebbero in atto manovre per aprire al centrodestra e così mettere all’angolo i dissidenti della coalizione Spazzafumo. E anche nel caso di bocciatura, il sindaco però lancerebbe un chiaro segnale ai dissidenti per sottolineare che non sono così determinanti. 

La trattativa 

Come avverrebbe questa trattativa con il centrodestra? Presto detto: attraverso un rimpasto che vedrebbe entrare in giunta almeno due esponenti. Sulla graticola ci sarebbero: il vice sindaco Tonino Capriotti e l’assessore al sociale Andrea Sanguigni. Al loro posto entrerebbero due esponenti del centrodestra, se l’operazione si dovesse fermare a due, quali il leghista Lorenzo Marinangeli e Andrea Traini di Fratelli d’Italia. Manovra quest’ultima che farebbe entrare nell’emiciclo Pasqualino Marzonetti per la Lega e Pierluigi Tassotti a rimpiazzare il meloniano Traini

Il rimpasto

Rimpasto che andrebbe a rafforzare la posizione di Spazzafumo in consiglio, mettendo all’angolo i sei dissidenti quali: Simone De Vecchis, Giorgio De Vecchis, Luciana Barlocci, Giselda Mancaniello, Barbara De Ascaniis e Silvia Laghi che guidano l’opposizione alla delibera sulla Picenambiente. Nel centrodestra, invece, andrebbero a fornire più di una stampella: Pasqualino Marzonetti, Pierluigi Tassotti, Nicolò Bagalini e Stefano Muzi. Questo andrebbe a rafforzare il fortino di Spazzafumo che così potrebbe contare su 14 voti contro gli 11 che voterebbero contrari. Del centrodestra rimarrebbero fuori da questa operazione politica l’ex sindaco Pasqualino Piunti e l’ex assessore Emanuela Carboni. Una geografia politica che guarda anche al futuro ovviamente e non solo all’assise di fine mese. 

L’obiettivo

L’operazione di acquisto nel centrodestra e rimpasto verrebbe messa in atto all’indomani delle politiche del 25 settembre. Quindi il margine temporale sarebbe pochissimo per poter avere l’appoggio per la delibera del consolidato, ma l’intera manovra andrebbe a garantire i prossimi mesi di governo Spazzafumo. Quanti? Difficile dirlo visto che il panorama è abbastanza confuso e con una situazione che sfiora la fantapolitica. Secondo molti l’unica soluzione per uscire da questo tunnel sarebbero le dimissioni e la ricandidatura di Spazzafumo con l’appoggio dell’intero centrodestra. Anche perché se per la Lega uno strapuntino sarebbe comunque importante, molto meno lo sarebbe per i meloniani, forti del loro tesoretto di preferenze.

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