ANCONA Daniele Silvetti è il nuovo sindaco di Ancona. A lui adesso toccherà il compito, tra gli altri, di nominare la sua squadra di governo per i prossimi cinque anni. Ci sono già dei nomi che cominciano a circolare per coloro che saranno i possibili assessori della giunta Silvetti. Facile immaginare che la quota più consistente andrà a Fratelli d’Italia che al primo turno ha collezionato il 18,6% trainando la coalizione di centrodestra. Subito dietro la lista civica di emanazione del sindaco, Ancona Protagonista, che ha messo in archivio il 12,9%. Da queste due forze politiche è molto probabile che arriverà il numero maggiore di indicazioni per i futuri assessori, visto anche che proprio in queste due liste hanno svettato i campioni di preferenze.
In lizza i più votati
Giovanni Zinni, mister 559 preferenze. È lui uno dei più papabili per un posto in giunta.
I fuori lista
Tra i più vicini a sedersi accanto al sindaco Daniele Berardinelli e Stefano Tombolini, entrambi non candidati al consiglio comunale nelle liste della coalizione di centrodestra. Ma comunque tra i più attivi nel trascinare Silvetti alla vittoria. Berardinelli ha alle sue spalle una militanza politica che l’ha portato a conquistare uno scranno in consiglio ad ogni tornata elettorale degli ultimi 25 anni. Proveniente dalle fila di Forza Italia, per Berardinelli sembrerebbe essere in ballo la delega ai Lavori pubblici o all’Urbanistica. Incarichi che potrebbe spartirsi con Stefano Tombolini, che all’ultima sfida elettorale era arrivato al ballottaggio contro Valeria Mancinelli, ma senza riuscire a strappare la vittoria. Tombolini è stato il fautore della lista civica 60100 con cui ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale durante il primo mandato della Mancinelli.
Le new entry
Tra le sorprese del primo turno l’avvocatessa Manuela Caucci, candidata nella lista Ancona Protagonista, ha centrato ben 470 preferenze al debutto nella corsa elettorale. Un risultato che ha fatto svettare il suo nome tra la rosa dei probabili assessori. Molto quotata nel mondo dei servizi sociali e della sanità, potrebbe proprio occuparsi di questi temi, con una virata anche sul welfare. E per un discorso di genere, un posto potrebbe andare ad Antonella Andreoli già consigliere comunale d’opposizione in quota Lega nel mandato Mancinelli-bis. Infine Marco Battino, l’outsider dei candidati a sindaco di Ancona con la lista civica generazionale Ripartiamo dai Giovani, che grazie all’apparentamento al secondo turno con la coalizione di centroderstra ha fatto firmare a Silvetti l’accordo per la delega all’Università, Politiche giovanili e Lavoro giovanile. Questa la fotografia della squadra con cui il neo-sindaco potrebbe guidare la città per i prossimi cinque anni.
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