Gli stessi ambulanti hanno rivolto critiche alla scelta della giornata che sarebbe stata sbagliata, in un periodo senza turisti e all’interno della settimana. Tra l’altro ambulanti che se ne sono andati lasciando strade e piazze piene di rifiuti visto che gli operatori della Picenambiente avevano indicazioni di passare solo dopo le 20, a mercato terminato. L’unica zona dove le bancarelle sono rimaste è stata quella sud di via Montebello e in viale Secondo Moretti, mentre in piazza San Giovanni, Garibaldi e nello stesso tratto nord di via Montebello alle 14 tutti gli stand erano stati rimossi. «Sono interventi spot – afferma il consigliere Piunti – quelli messi in campo dall’amministrazione comunale che si rivelano dei boomerang per la maggioranza e la città.
La genesi
Ma dove nasce l’idea di un mercato prolungato? A spiegarlo è Chiodi, presidente della Cidec, il quale spiega come mesi fa, a fronte di un canone unico, contenente anche la tassa sull’occupazione di suolo pubblico, aumentato di quasi il 50% il Comune avesse riconosciuto uno sgravio del 10%, un ritocco esiguo. Di conseguenza l’amministrazione aveva proposto iniziative che andassero a favore della categoria. «Da qui – afferma Chiodi – la decisione di questo mercato anche nel pomeriggio per ora in due date ma la categoria non ha recepito questa opportunità, non si è fatta trovare pronta. Invece poteva essere una buona operazione. Va ricordato che anche l’allora assessore al commercio Fabio Urbinati propose un mercato estivo dalle 17 all’una di notte ma l’idea venne bocciata dagli ambulanti. A questo punto non so se si riproverà il 31 ottobre ma certo è che il Comune ci chiederà spiegazioni sull’esito di questa sperimentazione».
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