Gli ambulanti lasciano il loro San Domenico: da domani il Mercato delle erbe in via Gavardini

Gli ambulanti lasciano il loro San Domenico: da domani il Mercato delle erbe in via Gavardini
Gli ambulanti lasciano il loro San Domenico: da domani il Mercato delle erbe in via Gavardini
di Miléna Bonaaparte
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 08:42

PESARO - Nel trambusto generale e con tutte le incognite del momento di passaggio, spunta a sorpresa un tocco di poesia nel nuovo “Mercato delle erbe” tra pochissimo di via Gavardini, sul retro del palazzo Gradari, doppio accesso da largo Mamiani e da via Rossini. I 4 nuovi banchi color verde scuro riportano nella tettoia alcune frasi dell’artista pesarese Ricardo Aleodor Venturi, 29 anni. Messaggi ironici e di buon augurio, lasciati alla libera interpretazione, per la storica giornata di oggi, giovedì 11 gennaio, quando alle 14 comincia il trasloco degli operatori dal San Domenico. Mentre i banchi, depositati nell’ex chiostro per essere pitturati e griffati, vengono messi all’opera già stamattina dai tecnici del Comune nella nuova sede. Malinconia frammista all’aspettativa per un’impresa da ricominciare di sana pianta, con fiducia nonostante le preoccupazioni. E un arrivederci in vista del ritorno nel chiostro rimesso a nuovo.

Lo strappo

«Lo strappo è pesante e doloroso - ha commentato Davide Ippaso, direttore della Confesercenti di Pesaro -, venerdì sarò al fianco degli ambulanti per tenere a battesimo il nuovo punto vendita.

La fine di un’epoca che comporterà non pochi problemi di adattamento». Il fatto è che mentre la distanza tra la vecchia sede di via Branca e il cortile di palazzo Gradari è minima, circa 250 metri in linea d’aria, massimi sono i timori di perdere una fetta della clientela, rappresentata in prevalenza da anziani piuttosto abitudinari. E poi le dimensioni della location ridotte della metà, 150 metri quadrati per 6 punti vendita. Cattivi pensieri che scacciano dietro un sorriso gli ambulanti impegnati nella smobilitazione di un commercio che risale a oltre il 1860. «Niente paura - ha rassicurato l’assessore alle Attività economiche Francesca Frenquellucci -, la prossima settimana ci saranno una conferenza stampa e subito dopo il taglio del nastro del nuovo Mercato delle erbe, quando gli operatori saranno pronti e l’allestimento completato. Per fare conoscere alla città la nuova sede metteremo anche tre cartelli, uno al San Domenico per comunicare che le bancarelle se ne sono andate, un secondo all’ingresso di via Gavardini su via Rossini e l’ultimo in largo Mamiani, secondo accesso per arrivare alla location».

E Frenquellucci invita gli ambulanti ad affrontare il cambiamento con piglio imprenditoriale: «L’ex convento andava riqualificato, nel corso degli anni i banchi da 30 si sono ridotti a 6, soprattutto per le condizioni degradate. Adesso bisogna essere propositivi, per incentivare la clientela. Mi auguro inoltre che si facciano avanti nuovi venditori. Sono stata contattata da un commerciante di vini. E ho riflettuto se pubblicare un bando per l’ingresso di altri ambulanti». I primi a traslocare per essere al lavoro domani mattina in via Gavardini sono i due banchi di frutta e verdura, seguiranno poi gli altri.

«È giunto il momento», scandiva le parole con emozione Enrico Bodini che, insieme alla moglie Rosanna Del Bene, gestisce l’attività da 25 anni. E spiegava che oggi «finito l’orario di lavoro, alle 14, caricheremo le nostre cose per essere aperti già venerdì, siamo in parte nel loggiato e in parte sotto i tendoni bordeaux». Le tinte sono state scelte dalla Soprintendenza in linea con gli esterni del centro storico. I banchi aperti da lunedì a sabato, dalle 7,30 alle 13, sono 4 sotto le altrettante coperture: le due rivendite di frutta e verdura, il panettiere e l’ambulante di formaggi. Mentre venerdì e sabato ci saranno anche i punti vendita del miele di Marco Donnini, apicultore della zona, e di un coltivatore diretto. All’interno di palazzo Gradari uno spazio suddiviso a metà da pareti in cartongesso sarà per pane e formaggi, coperto da ombrelloni. Una volta trasferiti tutti gli ambulanti, cominceranno i lavori di recupero del “Consorzio fra cooperative di produzione e lavoro Conscoop” di Forlì. Costo del mega intervento 8.460.000 euro, di cui circa 7,7 milioni di finanziamento europeo, da realizzare in due anni per la scadenza del 31 marzo 2026 fissata dal Pnrr.

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