Colpi negli uffici postali a ripetizione
La fuga della banda finisce a Jesi

Colpi negli uffici postali a ripetizione La fuga della banda finisce a Jesi
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Lunedì 24 Luglio 2017, 16:19
JESI - Pensavano di averla fatta franca, non era così. Fine della fuga a Jesi. Sono stati prima rintracciati e quindi arrestati gli autori della rapina messa a segno sabato mattina nell’ufficio postale di San Giovanni in Marignano. I carabinieri di Jesi, con i colleghi di Riccione, hanno incastrato i tre uomini, di origine catanese, dopo che, agendo sempre con lo stesso modus operandi, questi erano riusciti a mettere a segno un altro colpo.

I militari, intervenuti subito dopo la rapina verso le 9,30, avevano intercettato i tre malviventi nella zona industriale della cittadina romagnola dove era avvenuto un cambio di auto ed erano - con grande prontezza - riusciti a segnalare la targa del mezzo, intercettato verso le 12,30 a Mantova dove un altro ufficio postale era stato preso di mira. Messa a punto degli elementi, scambio di informazioni e meccanismo che ha dato i suoi frutti in maniera veloce ed inequivocabile con i carabinieri che sono risaliti alle generalità del proprietario dell’automobile che era residente a Jesi.

E proprio nella sua città - fondamentale anche il contributo dei carabinieri jesini - gli hanno teso la trappola ponendo fine alla fuga della banda specializzata nelle rapine agli uffici postali. Catturati non soltanto i malviventi ma recuperati anche i soldi che erano riusciti a rubare. Con loro avevano i ladri avevano infatti il bottino: seicento euro quelli portati via dall’ufficio postale di via Gramsci a San Giovanni in Marignano dove la direttrice e una impiegata - sabato mattina - hanno accusato un malore per lo spavento e sono state trasportate di conseguenza per tutti gli accertamenti del caso all’ospedale Ceccarini di Riccione e cinquantamila euro invece il bottino del raid di Mantova, oltre al piede di porco usato per mettere a segno i due blitz, che è stato ovviamente sequestrato.
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