«Bestia», dopo un fallo si scatenano gli insulti razziali dagli spalti. E la Jesina prende le distanze

«Bestia», dopo un fallo si scatenano gli insulti razziali sugli spalti. E la società leoncella prende le distanze
«Bestia», dopo un fallo si scatenano gli insulti razziali sugli spalti. E la società leoncella prende le distanze
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Martedì 17 Gennaio 2023, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 20:17

JESI- Ancora un episodio di razzismo sui campi e, ancora una volta, riguardante una partita di calcio femminile dopo i noti fatti di Alma Juventus Fano-Ancona Respect Under 15 dei mesi scorsi. Questa volta la sfida in questione era quella tra Vicenza e Jesina disputata domenica nel centro sportivo veneto di Tavernelle e vinta 2-1 dalla formazione di casa. Al minuto trentotto, dopo una serie di schermaglie in campo come se ne vedono di consueto, l'attaccante 22enne vicentina di origini nigeriane Sule è stata espulsa per comportamento scorretto. Da lì gli insulti ritenuti a "sfondo razziale" arrivati dagli spalti - testimoniati da un video pubblicato da "sportvenetotv" - con epiteti quali «bestia» e «sei scura» provenienti dalla zona dove si trovavano i sostenitori (perlopiù genitori) marchigiani.

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Le scuse della Jesina e la solidarietà

Nel post dell'emittente veneta si fa riferimento anche ad un altro precedente avvenuto (respinto al mittente da parte del club jesino, ndr): "Questi stessi "elementi" che seguono la squadra Jesina femminile - si legge - sono sicuramente legati in qualche modo alla squadra, perchè noi di sportvenetotv, che seguiamo anche il Venezia Calcio 1985 femminile, abbiamo visto gli stessi soggetti inveire il giorno 5 giugno 2022 contro le giocatrici del Venezia, con la stessa tipologia di offese, in quella occasione si è arrivati anche alle mani in tribuna.

E' ora di dire basta. La società Jesina calcio femminile prenda le distanze e li lasci a casa la domenica".

E così, successivamente, è arrivata la presa di distanze ufficiale da parte del club leoncello pubblicata sulla propria pagina: "La società Jesina Calcio Femminile unitamente a tutti i propri tesserati intende prendere le distanze nella maniera più assoluta e decisa da quanto verificatosi nel corso della partita odierna ed in particolare dalle frasi deplorevoli che sarebbero state proferite nei confronti di una giocatrice del Vicenza da soggetti non facenti parte della nostra società e quanto mai lontani dai nostri valori morali. Esprimiamo quindi la nostra più totale solidarietà e vicinanza alla vostra giocatrice nella speranza che simili episodi non si verifichino più in futuro". L'episodio è stato condonnato da diverse cariche federali e non solo. Si attendono ora i provvedimenti della giustizia sportiva ma va ricordato che la città di Jesi si è sempre distinta per la grande accoglienza e la massima apertura verso tutti sul campo e non solo. 

Sull’episodio è tornata csu Facebook la presidentessa del Vicenza , Erika Maran: «Cara signora – riferendosi alla donna che avrebbe urlato le frasi incriminate - se la nostra Raffi è bestia e scura, lo sono anche io, tutte noi del Vicenza lo siamo, e tutte noi del calcio italiano. Voi pagherete per questo». L'Aic ha espresso solidarietà nelle parole di Chiara Marchitelli responsabile e consigliera federale:  «Non possiamo più tollerare episodi come questo  così come non possiamo più tollerare la presenza di questi personaggi all'interno dei nostri stadi. Piena solidarietà alla calciatrice Rafiat Folakemi Sule, con l'augurio che i responsabili di questo brutto gesto vengano presto individuati e allontanati dalle manifestazioni sportive». 

Parole di ferma condanna anche da parte del vicesindaco e assessore allo sport Matteo Celebron: «Quanto accaduto è inaccettabile e trova ferma condanna da parte dell’amministrazione comunale. Vanno individuati i responsabili ed educati, prima ancora che perseguiti. Condanno con fermezza un atto razzista che non trova giustificazioni. Mi auguro che vengano individuati quanto prima i responsabili: prima che perseguiti legalmente vanno educati. Esprimo la nostra vicinanza alla giovane: è sicuramente un talento del Vicenza Calcio Femminile ma prima di tutto è una ragazza che con orgoglio e determinazione indossa la maglia della nostra città e noi le siamo vicini».

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