Ancona, insulti razzisti alla baby calciatrice a Fano: «Mangiabanane, ora ti scolorisco»

Insulti razzisti alla baby calciatrice: «Mangiabanane, ora ti scolorisco»
Insulti razzisti alla baby calciatrice: «Mangiabanane, ora ti scolorisco»
di Federica Serfilippi
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Martedì 1 Novembre 2022, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 16:37

ANCONA Pur non essendo convocata per la partita, domenica pomeriggio ha raggiunto Fano per supportare le sue compagne dell’Ancona Respect, rimanendo appena fuori dal campo, in mezzo agli altri spettatori. È bastata un’azione dubbia nel corso del secondo tempo a far scaldare gli animi dei tifosi, accorsi per il match del campionato under 17. «Ma quello non era rigore» ha detto la baby calciatrice, 15enne straniera di seconda generazione, rivolgendosi a chi invece sosteneva il contrario. A quell’opinione c’è chi ha reagito con gli insulti.

Il racconto

«Il genitore di una ragazzina che stava giocando per il Fano l’ha attaccata, inveendole contro» racconta Silvana Pazzagli, presidente delle biancorosse, specificando il tenore degli insulti.«Le ha detto: “Adesso ti sbianco, sei una mangiabanane”. Fortunatamente, chi stava guardando la partita è intervenuto subito, gli altri genitori e i dirigenti del Fano hanno condannato l’episodio». Terminata la partita, finita 2-1 per l’Alma Juventus Fano, le ragazze sono arrivate negli spogliatoi. E qui è risuonato il triste eco degli insulti, subiti poco prima dalla baby calciatrice. «Le ragazze - continua la Pazzaglia - si sono sciolte in un pianto, hanno provato rabbia e sofferenza.

La 15enne? È quasi rassegnata a questo genere di situazioni, perché sa che se le può aspettare dovunque vada a giocare. È preparata ed il fatto che lo sia rende tutto più drammatico». Anche perché non sarebbe la prima volta che la ragazzina viene investita dall’odio razziale. Neanche un mese fa l’episodio sul campo dell’Ascoli, nel corso di un’amichevole.

Il precedente

«Era un’amichevole - ricorda la Pazzagli tra le nostre under 17 e la prima squadra di Ascoli». Una giocatrice di casa avrebbe preso di mira la 15enne insultata domenica e un’altra ragazza, anche lei straniera. «Tornatevene a casa vostra, tanto ora ci pensa la Meloni» le parole riportate dalla presidente della società affiliata all’Ancona Calcio. «Quanto successo a Fano ed Ascoli - dice la Pazzagli, che gioca anche come portiere della prima squadra - non è accettabile, soprattutto all’interno di un contesto che dovrebbe essere di condivisione e divertimento. Alle nostre ragazze insegniamo il rispetto, l’educazione e il divertimento. Gli episodi accaduti sono inqualificabili e rischiano di riaprire delle ferite legate alle talvolta difficili storie di immigrazione che riguardano alcune giocatrici della nostra squadra». Che, in bella mostra, sullo scudetto ha impresso non a caso la parola “Respect”.

Con il Fano ci sarà anche la partita di ritorno, in casa delle biancorosse. L’avvertimento: «Quel genitore non deve neanche provare ad avvicinarsi al nostro campo dopo un fatto così grave». L’Alma Juventus sta nel frattempo approfondendo quanto accaduto fuori dal campo di gioco

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