Insulti razzisti alla baby calciatrice dell'Ancona Respect, individuato chi ha offeso: è un papà di una giocatrice del Fano

Insulti razzisti alla baby calciatrice dell'Ancona Respect, individuato chi ha offeso: è un papà di una giocatrice del Fano. Nella foto il presidente Russo
Insulti razzisti alla baby calciatrice dell'Ancona Respect, individuato chi ha offeso: è un papà di una giocatrice del Fano. Nella foto il presidente Russo
di Andrea Amaduzzi
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Giovedì 3 Novembre 2022, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 17:58

FANO È stato individuato l’uomo che avrebbe rivolto insulti di stampo razzista alla giovane calciatrice dell’Ancona Respect. Si tratterebbe del papà di una giocatrice dell’Alma Juventus Fano. La dirigenza granata, però, non intende procedere con giudizi sommari e tanto meno esporre la persona ritenuta responsabile a una gogna mediatica, ma allo stesso tempo ritiene che il “colpevole” debba essere sottoposto ai provvedimenti del caso. 

 
Verrà dunque condotta un’accurata indagine interna tesa a stabilire l’esatta dinamica dell’accaduto, verificando se la prima ricostruzione fornita risponda puntualmente al contenuto della denuncia. E’ quanto si riserva di fare l’Alma Juventus Fano, dopo che a seguito degli apprezzamenti di chiara matrice razzista rivolti ad una giocatrice della formazione under 17 dell’Ancona Respect, impegnata al campo della Trave in una gara del campionato di categoria contro quella granata, aveva affidato ad una nota del presidente del Fano, Alessandro Russo, l’esplicita condanna del fatto, stigmatizzando «con forza l’episodio di razzismo, gravissimo e ancor più ingiustificabile perché rivolto in un contesto sportivo che intende trasmettere, al di là della competizione agonistica, i valori del rispetto reciproco, dell’impegno e della disciplina».

Fare piena chiarezza

Il giorno dopo vengono ribaditi senza riserve i concetti esternati nel comunicato, in cui venivano anche formulate le scuse alla giocatrice e alla società dorica nella persona della sua presidente (nonostante non ricorra un coinvolgimento diretto del club) e anche annunciata l’intenzione di ritirare seduta stante la squadra qualora fatti del genere dovessero ripetersi in futuro. Nessuna ulteriore presa di posizione ufficiale, però, almeno fino a quando non saranno raccolti tutti gli elementi necessari. A filtrare è infatti la volontà di fare piena chiarezza sul fatto, mettendo insieme le testimonianze dei tesserati presenti oltre che ascoltando la versione di chi è stato accusato di avere proferito quelle inaccettabili parole. 
 

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