«Ho salvato una bimba di 10 giorni
È stato il mio regalo di compleanno»

«Ho salvato una bimba di 10 giorni È stato il mio regalo di compleanno»
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Venerdì 3 Marzo 2017, 10:06
ANCONA - Gli angeli custodi scendono dal cielo, appesi ad un filo, vestiti con i colori del sole. O portano conforto e salvezza al telefono, con voce calma e consigli provvidenziali. Quando l’emergenza chiama, i secondi possono fare la differenza tra la vita e la morte. In quegli attimi, il buon soccorritore fa ragionare chi non ragiona più, dirada l’angoscia, asciuga le lacrime, placa l’agitazione. Come quella di una giovane mamma che mercoledì sera ha chiamato il 118 da Monte San Vito: la bimba di 10 giorni stava soffocando.

Tra una poppata e l’altra aveva smesso di respirare. Per 10 interminabili minuti, aiutata da una parente, la donna ha seguito le istruzioni al telefono. Quello scricciolo, che in viso si era fatta tutta scura per la mancanza di ossigeno, a poco a poco ha ripreso colore. Disperata la corsa al pronto soccorso del Salesi: ora è ricoverata nel reparto di Rianimazione, la prognosi non è stata ancora sciolta, ma le sue condizioni sono in via di miglioramento. Nella sfortuna, la giovane mamma è stata fortunata. Mercoledì era di turno Sandro Mangiacristiani, infermiere professionale da 30 anni in servizio all’elisoccorso regionale e da 21 presso la centrale operativa di Ancona soccorso. Erano le 23,45 quando ha ricevuto la richiesta d’aiuto. È stato lui a spiegare, passo dopo passo, come salvare la piccolina. 
Il miracolo è avvenuto a mezzanotte, «proprio quando stavo per compiere 60 anni - racconta il soccorritore osimano -. Il Signore ha voluto farmi un regalo fantastico, salvare la vita di una neonata di 10 giorni. Ma la notizia più bella l’ho ricevuta all’alba, quando ho telefonato al Salesi per sapere le sue condizioni, visto che era stata ricoverata con un codice di massima gravità: grazie al cielo i medici mi hanno detto che si sta riprendendo». Un miracolo doppio per la giovane mamma, originaria della Macedonia: quando era in dolce attesa, era scampata al terremoto del 26 ottobre scorso, anche se le scosse hanno lesionato la sua casa e con la famiglia si è dovuta trasferire. A Monte San Vito ha cominciato una nuova vita. 
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