ANCONA Quattro anni e un mese di reclusione. È la condanna che ieri pomeriggio il giudice Pietro Merletti ha rifilato a un operaio egiziano accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’uomo, 54 anni, è stato portato alla sbarra dall’ex moglie, costretta a vivere un inferno domestico tra il 2016 e il 2019. Stanca di ricevere continuamente insulti, minacce e percosse, si era rivolta agli agenti della questura.
Le tensioni
I maltrattamenti sarebbero iniziati nel 2016, quando il matrimonio della coppia stava ormai naufragando.
La denuncia
Alle botte avrebbero fatto seguito gli insulti e le minacce: «Sei scema, sei stupida, sei sporca, vai a morire». Dopo la denuncia sporta contro l’uomo, la vittima si era allontanata dalla città dorica. Al processo si è costituita parte civile contro l’ex marito, attraverso gli avvocati Edoardo Massari e Jacopo Saccomani. Nei confronti della donna, il giudice ha stabilito un risarcimento di 30mila euro.