Ripescaggi: Monticelli 5° in graduatoria
Castelfidardo e Vis tagliate fuori

I giocatori del Monticelli mentre esultano durante gli spareggi nazionali di Eccellenza
I giocatori del Monticelli mentre esultano durante gli spareggi nazionali di Eccellenza
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Martedì 14 Luglio 2015, 22:29 - Ultimo aggiornamento: 23:50
ANCONA - Vis Pesaro 14ª, Castelfidardo solo 12° con la miseria di 8 punti e peggiore delle retrocesse perché la D l’ha vista solo quest'anno in vita sua e ha soltanto una Juniores nel serbatoio giovanile. Monticelli per ora quinto con 29 punti ma potenziale terzo in graduatoria se la domanda del Sant’Agnello (ora Città di Sorrento), primo in lista con 36 punti, non venisse accolta il 24 luglio dalla Lnd perché già ripescato nell’ultimo triennio: non però in D, bensì in Eccellenza. Sarebbe questa la graduatoria per i ripescaggi in Serie D. Elaborata a giugno, in base alle 36 retrocesse dal sestultimo al terzultimo posto dei nove gironi di D e le 21 eliminate agli spareggi di Eccellenza, potrebbe rivelarsi molto vicina a quella reale. Depennando le 43 società che hanno rinunciato e pure la Vis, classificata penultima nel girone e quindi fuori dalla corsa, al comando spiccano i sorrentini del Sant’Agnello perché primi con 36 punti tra le sette d’Eccellenza. Secondo il San Paolo Padova (37), primo tra le retrocesse, terza la Liventina (35) e quarto il Derthona (35) per la precedenza assegnata alle squadre di Eccellenza. Quinto il Monticelli, espressione del quartiere Est di Ascoli: 29 punti, quindi terzo nel ranking d’Eccellenza. Sesta la Folgore Caratese (35), settimo il Città di Fiumicino (27), Agnonese ottava (30), Ghivizzano nono (21). Quindi Dro (10ª, 19 punti) e Scordia (11ª, 21) davanti al Castelfidardo che è 12° e supera i sardi del Castiadas (17 punti) solo per il giro giusto nell’alternanza dei ripescaggi.



Di sicuro c’è che il Monticelli è in corsia preferenziale. La priorità del primo ripescaggio cambia ogni anno: l’estate scorsa toccava alle retrocesse, stavolta a quelle d’Eccellenza. Nel calcolo dei punteggi gli ascolani pagano dazio nel valore assegnato al triennio 2011/2014 (mai in Eccellenza prima di quest’anno: 0 punti), ma grazie a bacino d’utenza (capoluogo di provincia: 3 punti), meriti sportivi (6 perché eliminata all’ultimo turno) e soprattutto al settore giovanile (disputa sei campionati su dieci tra allievi e giovanissimi sia regionali che provinciali: fanno 18 sui 24 disponibili) otterrebbe quasi la metà dei 61 potenziali in totale.



Spacciato o quasi il Castelfidardo. Nei punteggi assegnati alle retrocesse più della metà si basano sui campionati disputati nelle cinque stagioni che vanno dal 2009/2010 al 2013/2014 e sul valore del settore giovanile. Si assegnano 3 punti per ogni stagione in D, addirittura 4 se di Lega Pro ma zero carbonella se non hai messo il naso fuori dall’Eccellenza, proprio come nel caso del Castello. Fanno 15 punti buoni per le società rimaste sempre in D negli ultimi cinque anni: come Derthona, San Paolo Padova, Caratese e anche Agnonese. Il distacco dalla concorrenza diventa schiacciante considerando le rispettive cantere. Il Castelfidardo ha solo una squadra giovanile iscritta: la Juniores nazionale prevista dal regolamento. Di fatto può ottenere solo la quota minima di 2 punti, bazzecole rispetto alle quotazioni delle altre cinque. Il Dro, che ha quattro squadre giovanili, ne incasserebbe 8. Derthona, San Paolo e Agnonese oscillano tra gli 8 e i 12, la Caratese può fare filotto: ha 11 squadre oltre la juniores, comprese tre covate di pulcini.
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