ANCONA - E’ stato uno dei migliori pugili marchigiani del dopoguerra, sicuramente il più seguito degli anconetani. Massimo Consolati, 85 anni, si è spento dopo una lunga malattia. Unanime il cordoglio negli ambienti sportivi del pugilato, ma non solo, visto che è stato uno sportivo a tutto tondo. Nella sua lunga ed onorata carriera ha disputato 40 combattimenti da professionista, in anni in cui la boxe era piena di grandi campioni.
Una caduta e il destino cambiò
Era nato ad Ancona, rione san Pietro, il 9 aprile del 1937 e si era avvicinato al pugilato quasi per caso, visto che la sua passione era il ciclismo.
Ha vinto 50 incontri su 87
Da professionista ha disputato 87 combattimenti vincendone 50 (14 prima del limite), 31 sconfitte , 5 pareggi ed un non contest. Nella sua carriera ha affrontato avversari di grande spessore, ben 8 campioni del mondo, come Bruno Arcari, Sandro Lopopolo, Cerdan, Carrasco, Roque. Ha conquistato il titolo italiano dei superleggeri contro Bruno Arcari, poi campione del mondo che chiuse la carriera con sole 2 sconfitte, il 19 agosto del 1966 a Senigallia in un match che diede adito a non poche polemiche visto che Arcari dovette abbandonare per ferita.