Monti Sibillini, l'itinerario fino alle sorgenti del fiume Fiastrone e tra le bellezze del Monte Rotondo

Il sentiero da seguire
Il sentiero da seguire
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 25 Febbraio 2022, 11:33

BOLOGNOLA - Nel cuore dei Sibillini per osservare scorci inusuali e scoprire luoghi e frontiere verdi per chi ama la grandezza e la bellezza della natura marchigiana. Il punto di partenza è poco distante da Bolognola, che nasconde nel nome una storia con radici medievali.

 
La leggenda
La leggenda parla di una città fondata nel XIV secolo da tre nobili bolognesi esuli in queste terre ai tempi delle lotte tra guelfi e ghibellini. I tre nobili, Pepoli, Malvezzi e Bentivoglio, avrebbero dapprima fondato il paese di Appennino, nei pressi del Santuario di Macereto, per poi spostarsi nell’alta valle del Fiastrone. Qui avrebbero fondato tre nuclei abitati contigui, con il nome del paese, secondo questa tradizione, che starebbe a significare appunto “Piccola Bologna”. È stato però dimostrato che un originario nucleo abitato esistesse nell’area dove attualmente sorge Bolognola già abbondantemente prima del XIII secolo. Il toponimo, quindi, non avrebbe nulla a che fare con il capoluogo emiliano.


Il parco
Bolognola è parte integrante del Parco nazionale dei Monti Sibillini a un’altitudine superiore ai 1000 metri sul livello del mare, che lo rende il Comune più alto delle Marche.

Nel territorio si trovano le sorgenti del fiume Fiastrone, il Monte Rotondo e il cuore della passeggiata è sempre quello del parco dei Sibillini, che si estende per una superficie di circa 71.437 ettari, su un terreno prevalentemente montuoso. Il punto di partenza è facilmente riconoscibile e si trova poco distante dal centro cittadino di Bolognola seguendo le direzioni che indicano il punto di arrivo della passeggiata, la fonte dell’aquila.


Il sentiero
Il sentiero è un piccolo gioiello di silenzio e verde incontaminato, da vivere con rispetto e ammirazione nei confronti di una natura incontaminata. Il sentiero à ben segnalato e parte con uno sterrato di facile percorrenza. La prima parte del sentiero sarà accompagnato da un bosco non eccessivamente fitto, con qualche leggera salita da affrontare con facilità ma con attenzione. Dopo aver percorso più della metà del tragitto la visuale muterà, aprendosi su dei prati poco distanti il punto d’arrivo. Il luogo di arrivo dell’escursione è facilmente riconoscibile con la fonte che apparirà agli escursionisti dopo un’ultima breve salita. Una volta raggiunta la fine de percorso sarà possibile ammirare uno degli spettacoli naturali più emozionanti, quello di un suggestivo sguardo verso le cime più settentrionali del parco. In primo piano ci sarà il monte Rotondo e la suggestiva gola dell’Acquasanta. Una serie di scorci ideali anche per gli appassionati di fotografia, che possono immortale l’imponenza di un comprensorio che rende uniche le Marche. Una volta ripreso fiato, sarà possibile ritornare al punto di partenza seguendo a ritroso il cammino fatto per raggiungere la fonte dell’aquila. 

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