Incubo Bolkestein e meteo impazzito l'estate anomala (come l'onda) dei balneari delle Marche: «Ma non molliamo»

di Véronique Angeletti, Sonia Amaolo, Giulia Sancricca e Marco Braccetti
Lunedì 24 Luglio 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 08:03 | 2 Minuti di Lettura

SERGIO ROSSI (PORTO D’ASCOLI): «Molti bagnanti e sono aumentati i turisti stranieri»

«Nessun problema alle attrezzature balneari, solo un po’ d’acqua marina a lambire la prima fila di ombrelloni. Noi, fortunatamente, abbiamo vissuto solo la coda del fenomeno estremo che si è concentrato più a Nord». Tira un sospiro di sollievo Sergio Rossi, patron dello stabilimento La Gioconda, sul litorale di Porto d’Ascoli. Lì, l’onda anomala che sabato ha centrato l’area centro-settentrionale delle Marche, s’è avvertita solo di riflesso. «Ma questo fenomeno si inserisce in un’estate davvero strana - prosegue Rossi -. Fatta di caldo estremo che sembra non finire mai. Consumiamo una quantità di ghiaccio eccezionale, tanto che la macchina che fa i cubetti non riesce a stare al passo delle attuali necessità».

Ieri, poco dopo mezzogiorno, lo stabilimento aveva già venduto oltre 100 bottigliette d’acqua minerale fresca. Ma, più in generale, finora che bilancio si può fare dell’estate 2023? «L’afa toglie un po’ di lavoro al ristorante ma, in definitiva, finora sono soddisfatto - sottolinea l’operatore turistico piceno -. Ci sono davvero tanti bagnanti, con un aumento della presenza di stranieri, come svizzeri e cechi». Sulla stagione balneare incombe però sempre l’incubo della Bolkestein, con un cambio di prospettiva. «In questa fase di intenso lavoro noi operatori non ci pensiamo - prosegue il patron de La Gioconda - ma sono molti clienti che ci chiedono informazioni. Diverse persone, infatti, già si informano per prenotare l’ombrellone per l’estate 2024 e vorrebbero sapere se troveranno la stessa gestione della struttura. E, personalmente, non so dare una risposta precisa». Uno stato d’incertezza che pesa come una spada di Damocle dal nord al sud della Penisola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA