Incubo Bolkestein e meteo impazzito l'estate anomala (come l'onda) dei balneari delle Marche: «Ma non molliamo»

di Véronique Angeletti, Sonia Amaolo, Giulia Sancricca e Marco Braccetti
Lunedì 24 Luglio 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 08:03 | 2 Minuti di Lettura

MARCO SCARPETTA (CIVITANOVA): «Siamo partiti tardi. Ma il vero dramma resta la Bolkestein»

Maltempo, caldo torrido, onde anomale e trombe d’aria. Il meteo di questa estate non può essere di certo considerato il migliore alleato degli operatori balneari. Ma il vero tsunami, per chi possiede gli stabilimenti lungo la costa, continua a essere la Bolkestein.

Ne è convinto Marco Scarpetta, vicepresidente di Abc (Associazione balneari civitanovesi) e titolare del Raphael Beach. «Le piogge che si sono protratte fino a fine giugno sono state un duro colpo per noi – dice -. Hanno avuto un impatto forte sulla stagione e lo avrà pure sui conti a fine anno. Di fatto l’estate è iniziata la prima settimana di luglio». Minori le conseguenze derivate dal caldo torrido dell’ultima settimana: «Stiamo registrando dei picchi di caldo clamorosi, ma questo non ci preoccupa. Non abbiamo visto un calo di presenze per via delle temperature, al mare si sta bene e se ne approfitta per fare un tuffo in più». Se, dunque, gli operatori sono abituati a lavorare in balia del meteo, quello che più li preoccupa è il futuro della loro occupazione che dipenderà, invece, dalle direttive europee. «La Bolkestein è la vera e unica questione che ci fa stare in apprensione. Speriamo si riesca a trovare una soluzione che accontenti tutti. Abbiamo sentito che il Governo sta lavorando per trovare una strada più semplice da percorrere, soprattutto per quelle famiglie di balneari che hanno investito negli anni e continuano a farlo. Si lavora male in queste condizioni. Forse ci si dimentica che le nostre attività sono delle vere e proprie aziende, abbiamo bisogno di programmazione, certezza sugli investimenti. Abbiamo bisogno di notizie certe per poter tenere i rapporti con il personale, con le banche e i fornitori».

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