Vaccini, negli hub di Civitanova e Piediripa primi appuntamenti ad agosto: ecco come sarà gestito il servizio

Vaccini, negli hub di Civitanova e Piediripa primi appuntamenti ad agosto: ecco come sarà gestito il servizio
Vaccini, negli hub di Civitanova e Piediripa primi appuntamenti ad agosto: ecco come sarà gestito il servizio
di Emanuele Pagnanini
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Venerdì 11 Giugno 2021, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 17:06

MACERATA  - La risposta agli appelli alla vaccinazione continua ad avere successo nell’ultima fascia di età aperta alla vaccinazione. I primi appuntamenti liberi sono arrivati a dopo la prima decade di agosto sia per l’hub di Piediripa che per quello di Civitanova. E intanto si cerca l’aiuto dei medici di base per portare nei centri vaccinali quegli anziani che, per vari motivi (e non solo il rifiuto a priori del siero) non sono ancora immunizzati. La provincia di Macerata ha la più alta quota di over 70 non vaccinati della regione. 

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Anche da punto di vista dei contagi, il territorio non va bene come gli altri. Ieri l’incidenza è salita a 35 casi a settimana ogni 100mila abitanti (il giorno prima era 32), solo Ascoli ha un dato peggiore (36). La media regionale è a 28, Ancona (14), Pesaro (25) e Fermo (31) fanno meglio. Macerata (ma anche le Marche) sono sopra la media nazionale (25). E solo in parte incide la festività del 2 giugno, che esce dal dato settimanale con i soli due casi riscontrati 8 giorni fa. Nulla di allarmante, sono numeri ancora da zona bianca ma c’è chi è ancora più candido. Ed infatti sul fronte dell’assistenza ospedaliera, i numeri sono sempre migliori. Calano le terapie intensive nelle Marche, arrivate a 10 ricoverati, calano anche quelle al Covid Hospital di Civitanova, dove restano solo due pazienti. Sono 15, invece, quelli in terapia subintensiva. Vuoti i Pronto Soccorso. 

Intanto dall’Area vasta 3 arriva la conferma che non sono in programma oped day per le vaccinazioni aperti a tutti.

Una linea che era già stata presa in precedenza. Come detto, il problema è quello di vaccinare gli anziani. Rimane in tutta la popolazione il problema Astrazeneca. I medici vaccinatori, come pure tutti i virologi, continuano ad affermare che si tratta di un vaccino sicuro ed efficace. Ma sempre più spesso viene rifiutato. E, dopo il tragico evento di Genova, dove la 18enne colpita da trombosi dopo aver avuto l’inoculazione nel corso di un open day, il rischio è che si verifichi un’altra psicosi come quella avvenuta quando le somministrazioni di Astrazeneca vennero sospese. Il problema è che ora questo tipo di vaccino è sempre meno reperibile.

Così le scorte a disposizione diminuiscono. Attualmente è molto difficile trovarlo (ed infatti i centri vaccinali della provincia quasi non ne hanno), si utilizzano gli altri sieri ma le disponibilità sono minori, ed ecco che gli appuntamenti sono più in là con il tempo. 
Bisogna verificare se il problema Astrazeneca determinerà rallentamenti nel piano vaccinale. Sempre buona la situazione riguardante i positivi nei vari Comuni. La discesa continua. Rimane però attivo un focolaio a Serravalle del Chienti dopo in 48 ore si è passati da 13 positivi (numero già alto per un Comune di 1.042 abitanti) a 24. Serravalle è il quarto Comune della provincia per numero di positivi, dietro Macerata (53), Civitanova e Corridonia (entrambi 30). Anche ieri in provincia non si sono registrati decessi dovuti a covid, come pure il giorno prima. In tutta la regione c’è stata solo una morte attribuibile al coronavirus, avvenuta nel pesarese.

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