Terenzio travolto e ucciso. Il pirata si ribalta nel campo: positivo alla cocaina, è senza patente e assicurazione

Terenzio travolto e ucciso. Il pirata si ribalta nel campo: positivo alla cocaina, è senza patente e assicurazione
Terenzio travolto e ucciso. Il pirata si ribalta nel campo: positivo alla cocaina, è senza patente e assicurazione
di Pierpaolo Pierleoni
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Domenica 23 Agosto 2020, 04:45

SANT’ELPIDIO A MARE - Era da poco uscito di casa per recarsi al lavoro, a bordo del suo scooter, Terenzio Marziali. Non ci è mai arrivato, falciato da un’auto impazzita uscita di corsia, che poi ha proseguito la marcia e si è fermata mezzo chilometro più avanti, finendo, ribaltata, in un campo. L’automobilista è risultato positivo alla cocaina, senza patente e senza assicurazione. Ora è agli arresti, con l’accusa di omicidio stradale.

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Una morte che fa rabbia, quella del 62enne di Casette d’Ete, vittima incolpevole, ieri notte lungo la provinciale Fratte, di un tremendo impatto, poco dopo l’incrocio con strada Mignani. Marziali, operatore ecologico impiegato alla Cosmari, si stava recando a Civitanova Marche per iniziare il turno di lavoro.
 
Sono da poco passate le 4 del mattino. Dall’altra parte, diretta verso Casette, arriva una Renault Megane, con a bordo due uomini, di nazionalità brasiliana. Alla guida c’è O.G.B., 37 anni, al suo fianco A.B.N. di 44, lavorano in un locale della costa. L’auto viaggia a velocità sostenuta. Poco dopo una curva, perde il controllo. Finisce sulla corsia opposta, le ruote salgono verso il greppo a lato della strada. In quel momento transita lo scooter di Terenzio. L’impatto, con il lato passeggero della vettura, è inevitabile. Fortissimo. Marziali vola a terra. La Megane, dopo la sbandata e l’uscita dalla carreggiata, riprende l’asfalto e prosegue la marcia. Ma solo per pochi secondi. Seicento metri circa e vola ancora fuori strada, si ribalta e termina la sua corsa in un campo. A dare l’allarme alcuni automobilisti che sopraggiungono dopo lo scontro. Le loro testimonianze saranno preziose per ricostruire la dinamica dell’incidente. Sul posto si precipitano i militi della Croce Azzurra, i carabinieri della stazione di Sant’Elpidio a Mare, guidati dal comandante Massimiliano Carrino, insieme a quelli del Radiomobile, ed i vigili del fuoco di Fermo. Marziali respira ancora, ma le sue condizioni sono disperate per le gravi lesioni interne. Dopo lunghi minuti nel tentativo di rianimarlo, ai sanitari non resta che constatare il decesso. Nel frattempo i militari fermano i due uomini a bordo dell’auto ribaltata, che vengono sottoposti ai test tossicologici. Si accerta che alla guida c’era il 37enne. Risulterà positivo agli esami, aveva assunto cocaina. Come non bastasse, l’auto era priva di assicurazione, lui non aveva mai conseguito la patente in Italia. E’ stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale, con l’aggiunta di numerose aggravanti, a partire dall’omissione di soccorso.
I carabinieri sono sulle tracce di un’altra auto. Le telecamere di videosorveglianza in zona, le cui immagini sono state subito acquisite dall’Arma, evidenziano il passaggio di una vettura, appena qualche secondo dopo l’incidente. Chi guidava non può non aver visto cosa era accaduto, ma non si è fermato. Si cerca di identificare il conducente, che dovrà rispondere, anche lui, di omissione di soccorso. I carabinieri plaudono invece alla condotta di altri automobilisti, tutti giovani di età tra 20 e 30 anni, che transitate in via Fratte hanno notato un uomo a terra e non hanno esitato a fermarsi ed allertare i soccorsi. Purtroppo non è bastato a salvare la vita del 62 anni, ma è stato importante, l’aiuto delle loro testimonianze,a chiarire l’accaduto. Terenzio Marziali lascia moglie ed una figlia.

La salma resta a disposizione dell’autorità giudiziaria all’obitorio di Fermo.

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