Inscenano una rissa per un video su Tik Tok, decine di adolescenti si scatenano vicino alle scuole elementari

Tre immagini del video da Tik Tok
Tre immagini del video da Tik Tok
di Sonia Amaolo
4 Minuti di Lettura
Martedì 22 Marzo 2022, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 15:16

PORTO SANT’ELPIDIO - Ragazzini tra i 10 e i 15 anni si ritrovano in via Rubicone per una scazzottata e postare il video su Tik Tok. Le forze dell’ordine, carabinieri, polizia, municipale, sono tutte impegnate in via Austria dove nelle stesse ore è stato recuperato il corpo senza vita di un giovane finito sotto al treno. È sabato pomeriggio e a Porto Sant’Elpidio si sono radunati tanti ragazzini, per la stragrande maggioranza provenienti da fuori città.

L'aggressore di Amatori: «Sono devastato. Stavamo solo giocando, non pensavo che le sue condizioni fossero così gravi»

I residenti dicono che saranno stati addirittura un centinaio di adolescenti.

Il numero pare esagerato ma dà il senso di come il fatto sia stato percepito tra la gente del posto. Si è formato un cerchio e in mezzo c’erano due lottatori.


L’applicazione
Sarebbe il nuovo gioco che spopola sull’applicazione utilizzata dai giovanissimi. La rissa è una Challenge, una sfida che si aggiunge ad altre e sta facendo tremare i genitori per la pericolosità. Challenge sono le sfide su TikTok. In pratica si postano video creativi per divertimento, video di breve durata che spaziano tra diversi temi originali. Ogni Challenge è identificata da un hashtag, di giochi ce ne sono tanti. Si passa dagli scherzi, come lo sgambetto all’improvviso, alle botte. Se il video diventa virale finisce nei “Per Te” e raggiunge un vastissimo numero di persone.

Questo è capitato al video realizzato a Porto Sant’Elpidio. Colonie di giovani erano arrivati in treno alla stazione e ritrovatisi tutti nel punto di raccordo. Di confusione, tra sirene e volanti, ce n’era tanta quel giorno e questi adolescenti sono sfuggiti ai controlli. Le famiglie che vivono nella zona e riferiscono quanto hanno visto fanno sapere che, per come si sono svolti i fatti, c’era un’organizzazione dietro.

C’erano maschi e femmine, italiani e stranieri in jeans e maglione, cappellini con visiera, berretti o cappucci della felpa per nascondersi il viso. «Mi sono finiti sotto casa!» fa sapere una signora preoccupata per la piega che sta prendendo la situazione. «Possibile che nessuno si sia accorto di tutti questi ragazzi in giro per la città? Non c’era una manifestazione, non c’era un corteo. Possibile che a nessuno sia venuto in mente di controllare?».

Nella scena ripresa su TikTok, si vede un adolescente con il cappuccio della felpa in testa che sgancia un diretto all’avversario mentre, tutti intorno, in cerchio, ridono e riprendono la scena con il telefonino.


I timori
Quello che sconcerta, oltre al fatto in sé, è il luogo di ritrovo per scatenare la rissa con tanto di spettatori, come se fosse un film, uno spettacolo cui assistere. La zona è nei pressi della scuola elementare del centro e da quelle parti, tra via Fontanella, dietro al Comune, villa Staffieri, via Rubicone carovane di ragazzini in vena di vandalismi sono ricorrenti. Allo scopo è stata potenziata la videosorveglianza ma, a quanto pare, i controlli non sono mai abbastanza. Per fortuna tutto è finito senza feriti stavolta. Non risultano interventi di ambulanze. Qualcuno sarà tornato a casa acciaccato, chissà cosa avrà raccontato ai genitori. Sarà anche per questo che all’istituto di istruzione superiore sono partite le lezioni di empatia. Laddove non arrivano le famiglie tentano di arrivare le scuole.

© RIPRODUZIONE RISERVATA