Adolescenti appostati fuori da scuola, l'allarme del preside: «Bottiglie di superalcolici ai ragazzini»

Adolescenti appostati fuori da scuola, l'allarme del preside: «Bottiglie di superalcolici ai ragazzini»
Adolescenti appostati fuori da scuola, l'allarme del preside: «Bottiglie di superalcolici ai ragazzini»
di Giacomo Quattrini
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Giovedì 27 Ottobre 2022, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 19:14

OSIMO - «A scuola non sono mai entrati con alcol, ma ci sono giunte segnalazioni da parte di genitori su alcuni ragazzini che, all’orario di uscita, vengono avvicinati nel cortile esterno da adolescenti di 16-17 anni che propongono loro alcune bottiglie, è una piaga sociale che deve aprire un confronto serio». Fabio Radicioni, dirigente dell’Istituto comprensivo Caio Giulio Cesare di Osimo, che gestisce tra l’altro la scuola media più grande della città, ammette che la presenza di superalcolici tra gli studenti, anche di soli 13-14 anni, è ormai una triste realtà.

Ha confermato che alcuni di una classe terza della media Caio G.Cesare hanno provato a sballarsi durante una gita scolastica la scorsa settimana.

Erano partiti per tre giorni per conoscere le bellezze della Costiera Amalfitana e di Pompei. Ma tra una visita e l’altra alcuni ragazzini si sono allontanati per pochi istanti per entrare in un locale e comprare una bottiglia di superalcolici. «Non so di preciso cosa, ma non birra o vino» ha riferito il preside, senza rivelare il sesso dei ragazzini coinvolti per tutelarne l’identità. Poi precisa: «Devo ringraziare i professori che erano presenti, sono stati provvidenziali, si sono dimostrati all’altezza del loro delicato ruolo accorgendosi subito che i ragazzini avevano comprato l’alcol, sono riusciti a fermarli prima che si ubriacassero, sequestrando immediatamente la bottiglia». La gita dunque è proseguita regolarmente, senza comprometterne altre, tanto che quattro classi della Caio sono proprio in questi giorni in Campania per lo stesso tour.

La sospesione

Sull’eventuale sospensione dei ragazzini che hanno comprato superalcolici in gita, Radicioni si limita a dire: «Abbiamo parlato già con le loro famiglie, la scuola in questi casi deve prendere decisioni equilibrate».Anche perché la scuola da sola non può risolvere una piaga sociale. «Tutti gli attori coinvolti, famiglie e scuola in primis, ma –analizza Radicioni- anche istituzioni pubbliche e private che hanno responsabilità sui giovani, devono affrontare questa emergenza sociale perché ci giungono segnalazioni allarmanti, come quella di ragazzi più grandi, di scuola superiore, che avvicinano ragazzini di scuola media all’uscita dalle lezioni per proporre loro superalcolici. Ho già allertato le forze dell’ordine chiedendo dei controlli vicino a scuola». In quattro di questi cortili esterni, nelle tre sedi osimane di scuola superiore, oltre che proprio alla Caio di piazzale Bellini, il Comune ha installato delle spycam per monitorare movimenti sospetti tra gli alunni. «Abbiamo fatto incontri con avvocati e forze dell’ordine per parlare di bullismo e cyberbullismo con seconde e terze medie, quest’anno –promette Radicioni- vorremmo riproporli, magari, alla luce degli ultimi eventi, parlando di alcol e fumo tra i minorenni». In questo senso la polizia locale di Osimo ha appena inviato proposta a scuole medie e superiori per organizzare questo tipo di lezioni educative. Un appello Radicioni lo lancia infine agli esercenti: «La maggior parte rispetta la legge ma purtroppo alcuni vendono alcol a minorenni, pur di fare guadagno non si rendono conto dei rischi per loro e i clienti, spesso poco più che bambini».

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