Porto Sant'Elpidio, il sindaco Franchellucci ai saluti: «Ecco cosa vi lascio in eredità»

Porto Sant'Elpidio, il sindaco Franchellucci ai saluti: «Ecco cosa vi lascio in eredità»
Porto Sant'Elpidio, il sindaco Franchellucci ai saluti: «Ecco cosa vi lascio in eredità»
di Sonia Amaolo
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Venerdì 12 Maggio 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:28

PORTO SANT’ELPIDIO  - A cena con i giornalisti per un bilancio di fine mandato a dieci anni di attività in Comune. Il sindaco Nazareno Franchellucci si racconta, passa in rassegna una lunga fase segnata da terremoto, pandemia, guerra, con conseguenze sul piano umano e pratico anche nel locale. Un periodo di grandi cambiamenti, dalla piazza alle scogliere. Oggi ci sono 19,5 milioni di Pnrr e 2,4 milioni di avanzo di amministrazione. E Franchellucci non può non dirsi che soddisfatto.

Parte da Garage58 in via Battisti, tra uno spicchio di pizza e un sorso di birra «questa via è importante per me - dice - descrive la mia impostazione di questi 10 anni.

Il locale dove siamo fino a qualche anno fa era sfitto, oggi c’è una bellissima attività e, come questa, molte altre sono nate. Questa via, inaugurata nell’estate 2016, è la metafora del mio mandato». 


Gli impegni


Difficile ricordare tutto ma il sindaco ha una memoria di ferro e, certamente, parte dalla riqualificazione di piazza e dalle scogliere emerse, progetto esecutivo approvato, tutto già finanziato fino alla pineta e lavori che dovrebbero incrociarsi senza stalli tra un appalto e l’altro. In quanto alla sicurezza lo avevano ribattezzato sindaco sceriffo ma «due questioni su tutte dominavano la cronaca quotidiana - ricorda - mi sono speso e i risultati sono evidenti». In quanto ai lavori in corso si va da villa Baruchello ai marciapiedi e la ciclabile a nord, la piattaforma di basket e le scuole Rodari, Mercantini, nuova Collodi.

«Per i successivi cinque anni si può continuare a pianificare e vivere di rendita». Nel sociale c’è il Servizio sollievo per disabili alla Cittadella del sole, progetto appena approvato, l’ampliamento del Dopo di noi, da 8 a 20 posti, la gestione rifiuti, aggiudicazione in corso, videosorveglianza a ovest, progetto cofinanziato, via Martiri, appalto pronto a partire. E ancora il campo di calcetto alla Corva, la rotonda a Fonte di Mare, 600mila euro per la digitalizzazione. Tra i rimpianti l’aver dovuto stringere le maglie nel periodo Monti, la semiparalisi degli uffici nell’anno e mezzo di virus «si sono fatte tante cose ma ne avremmo potute avviare tante di più». E che non si parli di uomo solo al comando «anche nel momento più delicato, non ho mai avuto problemi di tenuta della maggioranza e, devo dire, abbiamo i migliori dipendenti comunali. Sono stati anni delicati, importanti, difficili. Ringrazio mia moglie per tutte le volte che non potevo essere in famiglia, ci sono state situazioni per cui potevo dormire due ore a notte e mi buttavo sul letto sfinito. Ricordo il grande salone dell’accoglienza, dopo il terremoto, ho dovuto trattenere le lacrime, lì è emerso il grande spirito del volontariato di questa nostra città».

In Comune nemmeno trentenne dopo l’esperienza in Regione «il rapporto con voi è qualcosa che s’impara solo vivendolo». E domani «se ci saranno opportunità, andrò avanti, importante è il supporto del partito». Riconfermato in Ali nell’esecutivo nazionale, in divisa e, male che vada, sempre in consiglio. Ultime due questioni: Gigli «sono stato criticato di essere troppo morbido con i privati, e pensare che Aldo Moreschini è stata una delle persone con le quali ho più litigato nella vita. È stata una trattativa per arrivare al risultato». Fim «l’unica soluzione è proseguire il rapporto con il privato, non c’è alternativa». Il ruolo di Porto Sant’Elpidio in Provincia: «Un ruolo di prim’ordine, non a caso le elezioni sono seguite con attenzione dall’esterno». Su tutto, un errore «l’ordinanza del 2013 contro i fuochi in spiaggia, non la rifarei». 

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