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La soglia
Soglia che sin dalle prime sezioni scrutinate ieri il primo cittadino entrante sembrava riuscire a centrare mentre i suoi competitor ampliavano la forchetta. Marco Sprecacé, sostenuto dal pacchetto ufficiale delle destre - Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega - e Lorenzo Vesperini, una vita in quest’area poi deciso a creare una propria lista civica, anche uniti, hanno conquistato appena il 40% delle preferenze con l’unica donna, Alessandra Manigrasso che, nonostante la certificazione del Movimento Cinquestelle si è fermata molto al di sotto della soglia del 3%. Insomma, Grottammare sembra voglia continuare a premiare una linea rossa che parte da lontano, da quel Massimo Rossi di Rifondazione Comunista che ha passato il testimone a Luigi Merli il quale a sua volta ha lasciato a Piergallini, appunto.
La soddisfazione di Ameli
La soddisfazione per il risultato è tutta nelle parole di Francesco Ameli segretario di federazione Pd: «Un risultato straordinario che conferma la bontà del progetto politico e della buona amministrazione che il Pd sostiene con convinzione a Grottammare.
Il Movimento
Sul fronte Cinquestelle non aver oltrepassato neppure la soglia del 3% trova comunque il sostegno del senatore Giorgio Fede che rincuora la sua candidata: «Ringrazio Alessandra Manigrasso per il suo impegno e per essersi messa in gioco: il risultato ottenuto non è la misura del suo valore ma di un’anomalia in tutta la Regione se non in Italia, Grottammare appunto, dove il voto è stato estremamente polarizzato tra la destra e la sinistra».
Laura Ripani
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