Capriolo investito a Porto San Giorgio, cresce l’allarme: «In collina tanti branchi di animali»

Capriolo investito a Porto San Giorgio, cresce l’allarme: «In collina tanti branchi di animali»
Capriolo investito a Porto San Giorgio, cresce l’allarme: «In collina tanti branchi di animali»
di Serena Murri
3 Minuti di Lettura
Sabato 20 Aprile 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 13:10

PORTO SAN GIORGIO Capriolo ucciso sulla Strada Fermana, cresce la preoccupazione in zona per il verificarsi di questo tipo di fenomeni. Dopo l'investimento di un lupo, l’altra mattina, come abbiamo riferito ieri, la stessa sorte è infatti toccata a un capriolo. Non sembrano esserci molte soluzioni a questa problematica, legata alla ormai accertata presenza di animali selvatici in zona.

Il presidente di Federcaccia Stefano Artico ammette: «La situazione sta peggiorando perché gli animali sono nella fase della riproduzione e di conseguenza i maschi circolano per cercare le femmine e possono succedere incidenti come questi.

Noi di Federcaccia ci raccomandiamo di fare molta attenzione, anche quando la gente si spinge per le campagne in bici: occorre avere molta prudenza. Noi, d'altra parte, siamo impossibilitati a intervenire». L'investimento del capriolo è avvenuto sullo Stradone (in territorio sangiorgese) e, purtroppo, per l'animale non c'è stato niente da fare. Il capriolo è stato trovato senza vita al centro della carreggiata da chi ha poi lanciato l'allarme: è stato investito da una donna.

Le analogie

La stessa sorte era capitata lo scorso mese a un lupo che era stato travolto e ucciso da un veicolo in transito che, in quel caso, non si era fermato. L'altra mattina è appunto toccato alla donna che era al volante di una Seat, diretta verso la costa: si è trovata l'animale che è sbucato fuori all'improvviso dalla vegetazione. Per fortuna la donna non ha riportato alcun problema grave, se non alla parte anteriore dell'auto.

I soccorsi

Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Fermo e Porto San Giorgio che hanno regolato il traffico fino a che la carcassa dell'animale non è stata rimossa dalla sede stradale da parte del Cras (Centro recupero animali selvatici). Ormai è stata appurata la presenza, fra la costa e la collina fra Porto San Giorgio e Fermo, di animali selvatici, come caprioli, lupi, cinghiali e istrici. «Di caprioli - spiega ancora Artico - se ne vedono pochi perché sono stati uccisi dai lupi. Ne saranno rimasti solo 4 o 5 in giro. Prima ne erano molto di più, al meno 15 o 16, in zona Vallescura. Sono animali che non si possono catturare. Non possiamo fare niente, se non fare molta attenzione».

C'è il problema della sicurezza in strada, per tutti gli automobilisti, gli animali arrivano in strada improvvisamente e a volte non riescono ad evitarli. Spesso accade mentre inseguono altri animali. «Bisogna fare ancora più attenzione. Riceviamo segnalazioni di continuo ma la legge regionale non ci permette di intervenire in alcun modo». C’è anche chi propone di installare una recinzione che possa separare la strada a scorrimento veloce, a 4 corsie, con la collina. Una misura, in realtà, difficile da applicare.

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