Pienone in spiaggia a Porto San Giorgio, ma solo nei weekend. I balneari: «Emergenza parcheggi»

Pienone in spiaggia a Porto San Giorgio, ma solo nei weekend. I balneari: «Emergenza parcheggi»
Pienone in spiaggia a Porto San Giorgio, ma solo nei weekend. I balneari: «Emergenza parcheggi»
di Serena Murri
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Martedì 19 Luglio 2022, 06:15

PORTO SAN GIORGIO - Stagione balneare, buona la prima. Le prospettive sono positive. Peccato non vi sia equilibrio fra weekend sold out e la settimana con le spiagge quasi vuote.

Quello che si sperava fosse solo un andamento temporaneo post Covid, con lettini vuoti in settimana e lettini che vanno a ruba nei fine settimana, si è mantenuto. E prosegue il caos parcheggi che secondo i più è attribuibile alla ciclabile.


I timori


Al Cavalluccio Marino, la concessionaria di spiaggia, Maria Teresa Silenzi, dice che «si lavora bene nei weekend.

I nostri clienti vengono dal Nord e dall’Umbria e sono quelli che prendono l’ombrellone stagionale». Permane, anzi è aumentato, il problema parcheggi. «Da Fermo a Santa Vittoria in Matenano - ammette - non c’è stato nessuno che non si sia lamentato dei parcheggi. In alcuni casi hanno chiamato per dire che, non avendo trovato posto, tornavano a casa. È un problema pregresso, acuito dalla ciclabile. Se si intasa la Statale, è ovvio che il lungomare diventi una strada a scorrimento. Le famiglie dell’interno come fanno ad arrivare qui?». Sulla ciclabile, dice, che «non è in sicurezza, soprattutto per le mamme con i bambini. Prima devi risolvere il problema con parcheggi sotterranei o sopraelevati in centro. Poi serve un cordolo. È pericolosissimo, soprattutto qui sul lungomare centro che è la zona più congestionata. Ben venga la pista, ma fatta così non va».


I numeri


Da Baia Principe, il titolare Ulderico Beato conferma che nei fine settimana si lavora alla grande: «Quest’anno abbiamo 4 dipendenti in meno perché non si trova personale. Chi dice di cercare lavoro viene qui e, per prima cosa, chiede il giorno libero. Così non se ne fa niente. Da noi sono arrivati pochi turisti stranieri, qualche inglese, qualcuno che fa toccata e fuga. In spiaggia preferisco non avere clienti stagionali, preferisco lavorare a giornata, basta che prenotino l’ombrellone la sera prima». Poi c’è il discorso dei consumi, «lavorando solo nei weekend non riesci a coprire tutti i costi. Le bollette sono raddoppiate». Critica la ciclabile: «Servono parcheggi in più. Noi titolari degli chalet non sappiamo dove posteggiare». Per Paolo Santarelli, titolare de La Conchiglia, è onvece difficile fare un paragone con gli altri anni.


Le differenze


«Lavoriamo sì, ma ci sono troppa burocrazia e troppi controlli, anche su come bisogna posizionare l’affettatrice». Sul controllo della spiaggia, in uno dei tratti più presi di mira dai vandali, invece dice che «qui di notte diventa terra di nessuno. Anni fa io sono stato anche aggredito. Se non vuoi che nessuno tocchi la tua struttura devi dormirci. Non abbiamo più la guardia notturna e sabato abbiamo di nuovo trovato le bottiglie in spiaggia. Mi chiedo se a Livigno, sulle piste da sci, puoi fare questo. Quest’anno non ci sono episodi di questo tipo, ma potrebbe succedere da un momento all’altro».

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