Diffamazione in video, due condanne a Porto San Giorgio. Salvatelli: «Basta con questi attacchi»

Diffamazione in video, due condanne a Porto San Giorgio. Salvatelli: «Basta con questi attacchi»
Diffamazione in video, due condanne a Porto San Giorgio. Salvatelli: «Basta con questi attacchi»
di Serena Murri
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 12:29

PORTO SAN GIORGIO L’ex assessore Lauro Salvatelli ha vinto una causa per diffamazione. I responsabili sono stati condannati. Dopo la revoca dell'incarico, ha deciso di querelare il responsabile del video pubblicato lo scorso agosto in cui veniva attaccato pesantemente. Ora che c'è la condanna ha voluto raccontare la vicenda.

Il passato

«Sin dall'inizio del mandato - spiega - sono stato accusato più volte sia sulla stampa che sui social, sul mio operato di assessore ai Lavori pubblici con attacchi di carattere personale.

Per chi è in politica è normale, ma quando qualcuno si spinge oltre, è il caso di mettere dei paletti. La diffamazione non è una cosa bella». Il 12 agosto «è stato pubblicato un video in cui si è superato il limite parlando di tangenti e cagnotte. Così ho chiesto all'avvocato Andrea Agostini di tutelarmi. Erano tutti argomenti che servivano a buttare fumo negli occhi dei cittadini e a discreditare la mia figura. Finché si tratta di scelte politiche va bene, ma se si va sul personale e si parla di tangenti, non ci sto e vado per vie legali». Nel mirino del video gli occhi di gatto installati sul lungomare quando è stata fatta la ciclabile. «Le due non verità nel video - dice - sono per prima cosa che da assessore alla Viabilità ho dato seguito ad un atto scritto disposto da mesi. La seconda che erano costati 20mila euro quando invece erano costati 2mila. La cifra è stata gonfiata per dire e commentare animatamente nel video che io spendevo e spandevo. Nel video si parlava anche del semaforo pedonale a sud, richiesto da una parte della cittadinanza, che con le spese annesse è costato 23mila euro, mentre il fautore del video parlava di 30mila euro. Il tutto per buttare fumo negli occhi e screditare la mia persona. Questo non è corretto. Così si discredita anche l'immagine della città». Salvatelli ha sporto querela, cosa che ha portato alla condanna delle persone coinvolte, anche quelle che hanno dato seguito al video via social. Salvatelli non esclude che vi possa essere una regia dietro al video: «Quando uno fa 10 atti e 9 sono rivolti a una persona, te lo fa pensare. Ma si tratterebbe di qualcuno che non vuole bene a Porto San Giorgio, sennò perché gettare fango su una persona?». «Non capita tutti i giorni - rimarca a sua volta Agostini - di vedere un decreto penale di condanna per chi diffama sui social un politico. Nel video si faceva riferimento a cifre specifiche e si usavano le espressioni tangenti e “cagnotte” per adombrare la serietà di una persona. Salvatelli ha tollerato un crescendo di attacchi social. La misura è stata raggiunta ad agosto con questo video dove si è andati oltre le righe».

L’atteggiamento

«Salvatelli - chiosa - pensava di lasciar correre ma dopo la revoca dell'incarico, non avendo più responsabilità pubbliche, ha voluto tutelare la sua immagine. Non poteva accettare che si dicesse che prendeva tangenti. Ho documentato l'infondatezza delle accuse ed è arrivato il decreto penale di condanna datato 2 febbraio». Da quella data, i condannati hanno 20 giorni di tempo per decidere se fare ricorso. Due le condanne, di cui una reiterata infraquinquiennale, con ammende rispettivamente da 1500 euro e 600 euro. Salvatelli deciderà se proseguire civilmente o penalmente.

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