Causa per diffazione Cenci-Api a Falconara, chiamata Michelle Hunziker come testimone (insieme Antonio Ricci)

Causa Cenci-Api, chiamata Michelle Hunziker come testimone
Causa Cenci-Api, chiamata Michelle Hunziker come testimone
di Federica Serfilippi
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 13:29

FALCONARA Potrebbero venire a testimoniare in tribunale la conduttrice televisiva Michelle Hunziker e l’autore, nonché papà di Striscia la Notizia Antonio Ricci. I due sono stati citati dalla difesa del falconarese Roberto Cenci, finito davanti al giudice civile per rispondere di diffamazione. A portarlo in aula è stata la raffineria Api per le parole che l’ambientalista aveva rilasciato a Striscia la Notizia in un servizio andato in onda il 23 aprile del 2020. Oltre a Ricci e Hunziker, l’avvocato Monia Mancini - che tutela Cenci - ha chiamato a testimoniare anche Alessio Giannone (in arte Pinuccio), che si era occupato del servizio su cui si basa il procedimento di diffamazione.  In quel servizio, proprio Cenci - come esponente dei comitati cittadini - aveva rilasciato delle dichiarazioni sull’attività della raffineria, nonché sulle esalazioni avvertite dalla cittadinanza. Dichiarazioni, stando ai vertici Api, diffamatorie nei confronti dell’azienda.

Ieri mattina la difesa ha insistito sul deposito di prove testimoniali e documentali. Il giudice si è riservato, rinviando il procedimento. Non è stata ancora fissata una nuova data. «Chiamiamo a testimoniare - ha spiegato l'avvocato Mancini - chi ha mandato in onda il servizio, chi lo ha realizzato e l'autore della trasmissione.

Cenci ha parlato con carte alla mano, come del resto ha sempre fatto». Le parole di Cenci dopo l’udienza: «Vivo tutto questo con un po’ di preoccupazione, ma anche tanta serenità perché so di non aver detto nulla di sbagliato. Oltre a difendermi chiederò al giudice di valutare la condotta reiterata di Api nei miei confronti, perché anche in sede penale sono stato denunciato (la posizione è stata archiviata, ndr). Io ho sempre parlato sulla base di documenti e fatti. Qui c’è in ballo il diritto di fare informazione e di esprimersi liberamente, un ruolo che è stato delegato ai cittadini, i quali si sono dovuti esporre in assenza delle istituzioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA