Porto Potenza Picena, il ricercato cerca la fuga fino all'ultimo e si cala dalla finestra. Acciuffato: aveva la droga in casa

Porto Potenza Picena, il ricercato cerca la fuga fino all'ultimo e si cala dalla finestra. Acciuffato: aveva la droga in casa
Porto Potenza Picena, il ricercato cerca la fuga fino all'ultimo e si cala dalla finestra. Acciuffato: aveva la droga in casa
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Martedì 2 Gennaio 2024, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 15:54

FERMO - Due nordafricani arrestati per droga a Porto Potenza Picena: uno dei due è un tunisino, ricercato da tempo e scappato anche in Spagna. acciuffato a termine di un inseguimento mozzafiato, col fuggitivo che si è anche calato dalla finestra. Sono gli interventi compiuti dalla Polizia di Stato di Fermo negli ultimi giorni.

Il ricercato

I poliziotti, da oltre un mese, stavano svolgendo indagini finalizzate alla ricerca di un soggetto tunisino, di circa trenta anni, gravato da numerosi precedenti di polizia, domiciliato a Porto Sant’Elpidio e destinatario di un provvedimento definitivo con il quale era stato condannato alla pena di 4 anni, 6 mesi 20 e giorni di reclusione oltre alla multa di oltre 20 mila euro.

Le attività di indagine condotte, anche di natura tecnica, permettevano dapprima di localizzare il soggetto prima in Spagna e poi di nuovo in Italia. Lo stesso veniva individuato in un appartamento a Porto Potenza Picena. In particolare, dalle prime ore della mattina di ieri, gli operatori della Squadra Mobile, appostati, rilevavano, in casa, la presenza del ricercato pertanto decidevano di fare ingresso nell’appartamento e, mentre una parte dei poliziotti si portava sul retro presidiando il lato posteriore che affacciava sul canale di raccolta dell’acqua piovana, gli altri si portavano alla porta dell’abitazione. Gli operatori suonavano più volte al campanello, qualificandosi al contempo come appartenenti alla Polizia ed invitando il soggetto ad aprire la porta. Lo stesso si avvedeva della presenza della polizia ma si rifiutava di aprire. Contemporaneamente, dall’interno, si sentiva un forte trambusto e, subito dopo, dal retro della casa, si affacciava un soggetto, già noto agli operatori il quale, avvedutosi della loro presenza rientrava immediatamente all’interno. Il soggetto presente nell’appartamento spingeva la porta dall’interno, impedendo di fatto agli operatori l’accesso, ciò al fine di favorire la fuga del ricercato. Dopo numerosi tentativi, si riusciva ad aprire la porta mentre il soggetto ricercato si dava alla fuga calandosi dal balcone sul retro dell’abitazione. All’accesso dei poliziotti il soggetto rimasto all’interno continuava nella sua azione ostruzionistica, ponendo in essere una viva resistenza, spintonando gli operatori ed impedendo agli stessi l’accesso all’interno dei locali. Dopo una breve colluttazione, l’uomo veniva immobilizzato mediante l’utilizzo delle le manette in dotazione.  Il ricercato, che nel frattempo aveva guadagnando la fuga calandosi dal balcone posto al piano rialzato dell’immobile, veniva inseguito dagli altri operatori posizionati sul retro della casa. In particolare lo straniero si calava nel canale prospiciente l’abitazione continuando la corsa in direzione mare, sempre inseguito. Dopo circa un centinaio di metri gli agenti riuscivano a fermarlo ed immobilizzarlo.

La droga

La perquisizione personale e domiciliare ha consentito di trovare circa 172 grammi di hashish, una dose di cocaina, una dose di eroina, bilancini di precisione, una pressa idraulica e materiale da confezionamento. Il ricercato oltre ad essere arrestato per l’esecuzione della pena definitiva e tradotto presso il carcere di Ancona veniva denunciato per i reati di resistenza al pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti mentre l’altro soggetto, marocchino, di circa trentacinque anni, irregolare sul territorio nazionale, già gravato da numerosi precedenti di polizia, veniva arrestato in flagranza dei reati di resistenza al pubblico ufficiale, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per avere aiutato il ricercato a sottrarsi all’esecuzione della pena. Il giudice, in sede di udienza di convalida, disponeva per quest’ultimo la custodia in carcere presso la casa circondariale di Ancona.

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