MONTELPARO - La scossa di terremoto di martedì ha creato paura tra popolazione ma per fortuna nessun problema alle strutture. La prima preoccupazione ha riguardato le scuole. Quindi tutti i Comuni si sono affrettati a controllare lo stato dei fabbricati che ospitano gli studenti di ogni ordine e grado. Nell’area montana solo due Comuni, Amandola e Montefortino, ieri hanno sospeso le lezioni per verifiche approfondite.
Negli altri Comuni sono rimaste aperte in quanto i tecnici hanno effettuato i sopralluoghi tra martedì sera e ieri mattina prima delle lezioni.
La scelta
«Abbiamo deciso di chiudere le scuole – sottolinea il sindaco amandolese Adolfo Marinangeli - per avere il tempo di fare verifiche approfondite, considerando che la sicurezza non è mai troppa, specialmente dove passano molto tempo i nostri figli o nipoti. Inoltre all’inizio la magnitudo era data al 4.0 o anche oltre invece che al 3.9 come successivamente è stata corretta. E da 4.0 in su la legge impone la chiusura delle scuole. Comunque, dopo i particolareggiati sopralluoghi dei tecnici, è risultato che tutti gli edifici scolastici non hanno subito alcun problema. Inoltre, ricordo, che tutte le strutture che ospitano le sedi scolastiche sono adeguate all’antisismicità». Pure a Montefortino, ieri, gli studenti, anche per specifica richiesta della dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo Rita Di Persio, sono rimasti a casa, per dare modo di verificare lo stato della sede scolastica dell’obbligo. Nessuna conseguenza anche qui e questa mattina tutti di nuovo in aula. Insomma dopo la tragica esperienza sismica del 2016-17, nella zona montana gli amministratori sanno come muoversi e sono pronti a mettere in atto e garantire tutte le misure necessarie per la sicurezza.