Vendite taroccate, raffica di denunce per le truffe online nel fermano: il colpo più grosso da 22mila euro

Vendite taroccate, raffica di denunce per le truffe online nel Fermano, Il colpo più grosso da 22mila euro
Vendite taroccate, raffica di denunce per le truffe online nel Fermano, Il colpo più grosso da 22mila euro
di Pierpaolo Pierleoni
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Mercoledì 28 Febbraio 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 11:16

FERMO - Telefoni, un borsone, una stanza in affitto, persino un autocarro. Le truffe online spaziano in qualsiasi categoria di prodotti e le ultime denunce hanno portato a scovare malviventi sparpagliati in tutta Italia, quasi sempre già noti per precedenti dello stesso genere. Il raggiro più pesante è quello che ha colpito un residente ad Amandola. Il caso è stato seguito e risolto dai carabinieri di Montegiorgio, arrivati ad individuare e denunciare un 36enne di Torino, pregiudicato e disoccupato.


L’episodio

A inizio febbraio la vittima è stata attirata da un falso venditore di un mezzo Iveco.

Dopo una breve trattativa, l’uomo di Amandola si è fatto convincere a versare su un conto corrente la somma di ben 22mila euro. Sembrava un buon affare per assicurarsi un veicolo che appariva, da foto e descrizione, in ottime condizioni. Ma non c’era nessun autocarro in vendita e, una volta perfezionato il pagamento, il truffatore si è reso irreperibile. In rete, però, è difficile cancellare le tracce ed i militari, ripercorrendo tabulati e movimenti bancari, sono arrivati all’identità del pregiudicato piemontese. Le azioni truffaldine risalgono invece indietro nel tempo, tra il 2015 e il 2018, nel caso di una cinquantenne sarda arrestata a Porto Sant’Elpidio. La donna deve ancora espiare un anno ed otto mesi di arresti domiciliari emessi per truffa aggravata dal tribunale di sorveglianza di Ancona. Dopo le procedure formali, la signora sconterà il periodo residuo nella sua abitazione. È stato invece un 26enne di Bari, anche lui con precedenti penali, a farsi versare 300 euro da un uomo di Altidona, senza però recapitargli mai il telefono cellulare che aveva acquistato. La vendita era stata effettuata su Marketplace. Il prezzo, per un iPhone, era parso conveniente, ma come spesso accade, c’era un’amara sorpresa. Pagati i 300 euro su una carta ricaricabile, il giovane barese è sparito, salvo poi essere rintracciato dall’Arma e denunciato. Stessa sorte per un ventenne foggiano che ha “sfilato” i soldi ad un residente a Monte Urano. Più modesta l’entità del bottino, 60 euro per un borsone da tennis acquistato leggendo un annuncio su Facebook.

La segnalazione

Una ragazza di Grottazzolina è stata invece circuita e convinta a versare 200 euro, lo scorso ottobre, ad una persona che metteva a disposizione una stanza in un appartamento di Roma. Sul caso hanno indagato i carabinieri della stazione di Montegiorgio. Tanto per cambiare, una volta pagata la somma pattuita, l’annuncio è scomparso e non c’era nessuna camera affittata nella Capitale. I militari sono risaliti ad un 54enne laziale, come nei casi precedenti pregiudicato e disoccupato. Dovrà rispondere anche lui del reato di truffa. Il conto corrente su cui è stato effettuato il versamento era riconducibile all’uomo. Il comando provinciale dei carabinieri, alle prese ormai quotidianamente con i raggiri online, ribadisce l’invito alla prudenza e ad una valutazione attenta prima di intraprendere qualsiasi transazione economica. I malintenzionati vengono il più delle volte scoperti e denunciati, ma è molto difficile recuperare le somme sottratte. Stesso discorso per le altre truffe, come quella di cui abbiamo riferito ieri, con un’anziana di Porto San Giorgio che è stata derubata da un falso carabiniere e una sua complice. In questo caso il trucco era quello del falso incidente in cui erano incappati due famigliari. Per trarli d’impaccio, la donna è stata convinta a dare loro gli oggetti preziosi che aveva in casa e i risparmi che aveva messo da parte nell’ultimo anno. In questo caso ancora in corso le indagini da parte dei carabinieri ai quali si è rivolta la nipote della vittima.

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