FERMO - Le note liete sono il ritorno dell’Asia e il buon andamento del mercato del Nord America. Preoccupano la situazione tedesca e le ridotte vendite dello scorso inverno. Sono le indicazioni principali arrivate dall’edizione numero 99 di Expo Riva Schuh & Gardabags che si è chiusa martedì 20 giugno a Riva del Garda. Con il sold out della superficie espositiva, l’evento ha registrato quasi 9.000 presenze, +12,5% rispetto a giugno 2022. Di queste 9.000 presenze, l’80% proveniva dell’Europa e il 20% extra Ue.
Le percentuali
A livello di nazionalità ci sono la Spagna con il +35%, la Germania con il +9% e l’Italia con il -7%.
La contingenza
Il rialzo dei tassi di interesse, i capricci del clima (caldo in inverno e piovoso a primavera), la guerra e l’inflazione sono altri elementi che compongono un ambiente economico non favorevole. «Noi realizziamo quelli che vengono chiamati prodotti per necessità. Vengono acquistati quando occorrono. I nostri clienti sono gli impiegati e gli operai che con l’aumento delle rate del mutuo hanno meno soldi per comprarsi un paio di scarpe» afferma Renzi, il quale sostiene come il mercato italiano, dalla pandemia ad oggi, sia stato quello che si è comportato meglio. Sulla stessa linea il bilancio di Expo Riva Schuh tracciato da Samuele Camerlengo del calzaturificio Lorenzi di Fermo. «Expo Riva Schuh è il primo appuntamento per la vendita delle scarpe per la stagione estiva. I presupposti non sono bellissimi. Vedo il mercato tedesco in difficoltà e in generale gli acquisti sono limitati perché le vendite della scorsa stagione invernale sono state ridotte. Però dobbiamo dire che ho visto in fiera una maggiore vivacità dei buyer del Nord America e in generale c’è stato movimento. La nostra azienda è riuscita a prendere qualche nuovo cliente e nuovi contatti».