I rave party dei ragazzini tra birra e bottiglie di vino. E non mancano le risse

I rave party dei ragazzini tra birra e bottiglie di vino. E non mancano le risse
I rave party dei ragazzini tra birra e bottiglie di vino. E non mancano le risse
di Sonia Amaolo
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Lunedì 27 Luglio 2020, 04:35

FERMO -  Risse, vandalismi, ammucchiate e ubriacature sono i quattro vizi capitali dell’estate by night che questo weekend è stata sotto controllo dopo gli alert delle ultime settimane. Episodi che hanno destato allarme al punto che ne sono seguiti comitati per l’ordine e la sicurezza e in prefettura s’è messo a punto un sistema di prevenzione della movida molesta con controlli a tappeto nei locali e in spiaggia. Le ultime notti non sono state proprio tranquille ma almeno non risultano ricoveri all’ospedale di feriti o comi etilici. Carabinieri e poliziotti sono stati sempre in giro tra Pedaso e Porto Sant’Elpidio e il bilancio segna un paio di aggressioni, una scongiurata, un minor quantitativo di lettini danneggiati e le solite lattine di birra vuote la mattina dopo. 


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A Porto San Giorgio un gruppetto di adolescenti ha tenuto in allerta tra la Bambinopoli e il parcheggio dietro ai campi da tennis ma all’arrivo delle divise tutto è tornato alla normalità. Chi abita sul lungomare continua però a lamentarsi per i bivacchi e il vociare tra le due e le quattro. I locali della movida si fanno guardinghi e chiudono le porte a chi arriva già bello alticcio. Per questo in uno chalet sabato sera s’è sfiorata la zuffa tra due giovani avvinazzati che volevano a tutti i costi entrare e gli addetti alla sicurezza che non volevano sentir ragioni. Tutto si è risolto con la minaccia di chiamare i carabinieri da parte della security. Particolare attenzione delle forze dell’ordine è stata dedicata ai controlli in spiaggia perché continuano a registrarsi ammucchiate. Ragazzi e ragazze in gruppi anche di trenta o quaranta persone, dopo aver passato in rodaggio i bar si danno appuntamento in riva al mare per smaltire la sbornia e tirare a tardi fino all’alba. 

Nelle sabbiose spiagge fermane si organizzano veri e propri rave party che vengono pianificati in anticipo su gruppi WhatsApp e su Facebook, la musica è a palla, amplificata al massimo sui telefonini, le lattine di birra e i bottiglioni di vino da 5 litri non mancano mai. Nemmeno Marina di Altidona non si salva dalla movida molesta anche se il tratto di spiaggia libera oltre la ferrovia isola la zona dall’abitato e quindi desta meno allarme. Intanto si fanno sempre più stringenti i controlli nei locali con i poliziotti e i carabinieri che s’infiltrano tra i giovani. Alcuni locali sono stati fatti chiudere nelle scorse settimane per mancato rispetto dei protocolli anticovid, il caso di Pesaro, i cinque contagiati a una festa, torna a far preoccupare per il possibile ritorno del virus. Si moltiplicano i sopralluoghi nei piccoli alimentari che restano aperti nelle ore piccole, nei market, nei ristoranti etnici. A Lido di Fermo due ragazzine sono passate dalle parole ai fatti in un battito di ciglia, si sono accapigliate e una è stata soccorsa dalle amiche, tutto è finito lì, non è stato chiamato il 118.

Motivo della contesa sarebbe stato un coetaneo. I

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