Quarantadue euro per 12 fotocopie. È quanto s’è sentito chiedere un infermiere dell’Area vasta 4, in cambio della copia del suo cartellino marcatempo del 2016. A rendere noto il fatto è l’Area sindacale della Cisl.
LEGGI ANCHE:
Cucciolo di capriolo vaga impaurito per le vie del centro, i volontari del Cras ora cercano la madre
«È proprio vero – attacca il segretario regionale, Giuseppe Donati –: ci si dimentica in fretta degli “eroi”. Il problema nasce quando gli pseudo eroi alzano la testa e chiedono il rispetto di diritti contrattuali, negati dall’azienda pubblica per cui lavorano. Oltre a non vedersi riconoscere un diritto sancito da un articolo contrattuale vigente dal 22 maggio 2018, per avere copia di ciò che li riguarda direttamente, dovrebbero pure pagare l’azienda. Tutto ciò aggravato dal fatto che, nel sistema informatico messo a disposizione dei dipendenti, l’anno 2016 non compare. Quando si dice rispetto e riconoscenza». Stando alla ricostruzione del sindacalista, l’infermiere avrebbe fatto richiesta di accesso agli atti per «visionare e controllare la sua retribuzione, esercitando quindi un diritto».
Diritto che, per l’Asur marchigiana, va pagato.