FERMO - Una terza corsia da Porto Sant’Elpidio alla Val Vibrata che comporta altre galleria e la sistemazione di giunti lungo il percorso è meno costosa di un arretramento del tracciato? È una delle domande che si pone il neonato comitato per l’arretramento dell’A14 composto finora da 253 persone fra le quali Massimo Valentini, Federico Vitali, Vincenzo Marini Marini, Roberto Galanti, Leo Bollettini, Paolo Rossi, Adolfo Leoni, Straccia Nazzareno, Francesco Galieni , Luigi Masnari, Elisabetta Lecci, Luciano Clementini , Nello Raccichini. I lutti di questi mesi per gli incidenti avvenuti nei tratti interessati dalle opere di manutenzione in corso sono dipesi da svariate cause e certamente l’ubicazione del passaggio dell’autostrada in questa zona prospiciente il mare e con una collina a ridosso dello stesso non è stata una scelta lungimirante, né il completamento della terza corsia sino a Pedaso previsto nel progetto originario avrebbe evitato questa situazione in quanto gli incidenti sono avvenuti nel tratto che attraversa Grottammare.
La proposta
«Riteniamo che l’arretramento autostradale da Porto Sant’Elpidio sino al casello della Val Vibrata con eventuale ricongiungimento con l’A24 sia la soluzione che più risponde alle esigenze presenti e future del territorio- affermano gli esponenti del comitato - Con l’arretramento avremmo una decongestionamento definitivo del traffico ora tutto concentrato sulla costa lasciando l’attuale autostrada come veloce strada statale tangenziale ai centri abitati costieri.
L’appello
In considerazione di tutto quanto espresso il comitato chiede a Ministero e Autostrade che nella presentazione delle varie ipotesi per risolvere le problematiche dell’A14 nelle Marche sud venga presentata anche quella dell’arretramento da Porto Sant’Elpidio in modo che le comunità locali possano scegliere e condividere la soluzione più idonea per lo sviluppo del territorio.
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