Ferrovia da arretrare e alta velocità, i sindaci del litorale marchigiano favorevoli: «Meno caos e più turisti»

Ferrovia da arrestrare e alta velocità, i sindaci del litorale marchigiano favorevoli: «Meno caos e più turisti»
Ferrovia da arrestrare e alta velocità, i sindaci del litorale marchigiano favorevoli: «Meno caos e più turisti»
di Véronique Angeletti
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Venerdì 7 Aprile 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 12:17

ANCONA I primi saranno gli ultimi vale anche per le linee ferroviarie. L’Adriatica, corridoio delle reti europee Ten-T, lo dimostra. Con 5 miliardi di lavori diventerà più moderna e pure più veloce, 4 ore al posto di cinque per raggiungere Bari da Bologna, ma nonostante il potenziamento tecnologico della linea, il miglioramento delle stazioni e la riduzione delle interferenze rimane figlia di un dio minore. Nel suo destino strategico è una trafficata via per le merci, fino a 176 treni giornalieri, e se non si arretrano i binari rischia di essere un freno allo sviluppo delle Città sul mare. 

 


Le somme in ballo


Certo, modificare i tracciati mobiliterebbe cifre importanti. Al netto degli aumenti del 2022, i 34 km tra Pesaro e Fano già approvati richiedono 1.850 milioni di euro e altri 1.900, l’ipotesi di estendere la variante ai 30 km che separano Fano da Falconara Marittima con, in aggiunta, 50 milioni per le stazioni. Proseguire però fino a Senigallia e il Sud del Conero consentirebbe di ospitare anche l’Alta Velocità e, di conseguenza, garantire alla dorsale adriatica marchigiana di agire da potente leva sul Pil della regione. 


Boccata d’ossigeno


In realtà, una boccata d’ossigeno, per i sangiorgesi, come spiega il sindaco Valerio Vesprini. «Porto San Giorgio è attraversata dalla ferrovia, dalla Statale 16 e anche dall’Autostrada. Pertanto, arretrare i binari riduce l’inquinamento ambientale, acustico e consentirebbe di riorganizzare la mobilità sfruttando i binari per una metropolitana di superficie o per una ciclovia». Mentre per Civitanova Marche, l’arretramento andrebbe ad intercettare le trasformazioni già in corso. Con la Foligno Beach, la 77 variante “della Val di Chienti” e il collegamento ferroviario con Fabriano, la città si sta trasformando in un nodo intermodale. Motivo per cui, il sindaco Fabrizio Ciarapica, ha chiesto a Rfi di aumentare le fermate dei treni. Richiesta fatta da sindaco mentre per l’arretramento e l’Alta Velocità sono opere complicate che, sostiene «vanno affrontate non dal singolo Comune ma dalla Regione Marche e, di fatto - incalza - se ne sta occupando direttamente il Presidente Acquaroli.

Opere che, valorizzando i paesaggi e potenziando la vocazione balneare della Riviera, porterebbero benefici allo sviluppo economico del Sud del Conero finora trascurato e riequilibrerebbe il rapporto tra le province». Per l’amministrazione di Falconara Marittima, Alta Velocità e lo spostamento dei binari sono degli asset. «Inserisce le Marche nella rete del trasporto internazionale su ferro - è l’analisi del sindaco Stefania Signorini -, rende più competitive le attività economiche marchigiane, rappresenta un volano di sviluppo per l’economia del territorio, consente al turismo balneare di esprimere tutte le sue potenzialità e di progettare un nuovo sviluppo urbanistico che valorizzi la città e la risorsa spiaggia».


Contro le barriere


Da quando, per prima, la Signorini è scesa in campo contro il Muro antirumore di Rfi che divideva il mare dalle città, la sindaca non ha mai smesso di pensare in grande ma sempre in un modo unitario. «Perché è dai sogni che nascono i grandi progetti soprattutto se come comunità della costa marchigiana sosteniamo in un modo compatto l’arretramento della ferrovia che, a quel punto, può ospitare l’Alta Velocità, quella vera». 


La vocazione storica


Ridare spazio alla vocazione storica di Senigallia rientra nella visione del sindaco Massimo Olivetti. «Oltre un secolo è passato dalla nascita di una linea che, se prima, portava turisti adesso con il potenziamento della dimensione trasporto non va a favore della nostra ospitalità. I treni disturbano le strutture ricettive nate lungo la Costa. L’arretramento è un componente di un’urbanistica moderna». Il compito è della Regione ma vede nei “lotti” una soluzione: «prima, la parte Nord e poi quella Sud». Poi, c’è Fano, incluso nella variante già finanziata per bypassare Pesaro, adesso alle prese con i cambiamenti che l’opera porterà. Il sindaco Massimo Seri è convinto che «estendere l’arretramento a tutte le Marche sia un incentivo alla mobilità sostenibile e un generatore di nuove opportunità e ricchezze». Ma più di tutto vede in quest’opera tecnicamente complessa e costosa il riconoscimento di un ruolo della dorsale Adriatica da parte di un’Italia che altrimenti ignorerebbe un lato del Paese». 
 

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