Amandola, lettere anonime e accuse di tangenti, la perizia incastra l'autore. Il sindaco Marinangeli: «Lo denuncio»

Amandola, lettere anonime e accuse di tangenti, la perizia incastra l'autore. Il sindaco Marinangeli: «Lo denuncio»
Amandola, lettere anonime e accuse di tangenti, la perizia incastra l'autore. Il sindaco Marinangeli: «Lo denuncio»
di Francesco Massi
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 08:35

AMANDOLA - Uno stillicidio che dura da tempo. Sono diverse le lettere anonime giunte, periodicamente , al sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli. Contenuti pesanti, a sentire lo stesso, contro la sua persona e il suo operato di amministratore. Accuse, assolutamente infondate precisa il sindaco, di assegnare lavori solo ad imprese disposte a pagare la tangente a lui e di prendere mazzette dai commercianti in cambio di una promozione del comparto amandolese.

La strategia

Marinangeli ha presentato un esposto denuncia contro ignoti. A fine anno il sindaco ha voluto informare i cittadini su Facebook. Ed è stato duro. «Si chiude l'anno, purtroppo per me – ha scritto - anche con l'ennesima squallida lettera anonima, dei soliti noti, (un gruppetto molto ristretto!) ricca di calunnie contro la mia persona e contro la città, per aver cercato, con assoluto rigore e determinazione, di far rispettare, sempre, legittimità e trasparenza degli atti, contro soprusi ed interessi illegali di "clan", più o meno evidenti, che avevano, in anni passati, "le mani sulla città". Fino a che le lettere anonime – continua il sindaco - con accuse risibili, ma ignobili,
vengono mandate alla mia persona non mi preoccupo, ma se le accuse, false e tendenziose, vengono fatte agli organi amministrativi per presunti illeciti, allora i danni per la cittadinanza sono gravissimi e difficilmente rimediabili. A questi attacchi personali ignobili e vigliacchi rispondo: io sono con gli imprenditori ed i commercianti, con la nostra città e i cittadini». Chiaramente non è stato possibile individuare
gli autori, eccetto che per una.

«Una lettera – rivela Marinangeli – aveva l’indirizzo scritto a penna (le altre al computer) e la calligrafia mi
sembrava di conoscerla. Quindi nella denuncia ai carabinieri ho dato l’indicazione del possibile autore, che poi è risultato tale attraverso una perizia calligrafica comparata ordinata dal giudice». Per l’autore la denuncia e, come rimarca il sindaco, anche il via al processo.
Sono lettere con minacce, a detta del sindaco.

In un passaggio dell’ultima arrivata, Marinangeli, riferito alla sua persona, legge «per avere un’autorizzazione bisogna pagare pegno. Le ditte per avere lavoro devono sganciare tangenti… è ora che si ritiri diplomaticamente prima che scoppi una bomba».

I dubbi

Infine sui probabili autori delle missive. «Questa amministrazione ha portato trasparenza che prima non c’era – dice il sindaco – ha tolto potere ad alcune persone che prima di noi godevano di vantaggi, condizionavano le scelte amministrative e gestivano i loro affari, a discapito degli interessi dei cittadini».

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