Gli spinetolesi pronti a disertare le urne
se non si risolve la quetione della farmacia

Gli spinetolesi pronti a disertare le urne se non si risolve la quetione della farmacia
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Lunedì 23 Febbraio 2015, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 12:42
​SPINETOLI - Farmacia: una nuova clamorosa protesta potrebbe scuotere dalle fondamenta palazzo comunale di piazza Leopardi. I cittadini di Spinetoli, a tre mesi dal trasferimento della farmacia comunale alla vicina frazione di Pagliare, stanno pensando di non andare alle urne alle prossime elezioni regionali. L'obiettivo dei cittadini, guidati dal comitato per la salvaguardia della farmacia comunale, è quello di "portare il caso di malasanità - scrive il comitato in una nota - all'attenzione dell'opinione pubblica e delle Istituzioni nazionali. Spinetoli, paese di 800 abitanti, è senza servizio farmaceutico da tre mesi e ad oggi nessuno è in grado di dire quando riaprirà la farmacia né quando verrà aperto un dispensario per un servizio sostitutivo provvisorio. E non sono in grado di rassicurare i cittadini nemmeno gli attuali amministratori comunali - sindaco Luciani, vice sindaco Frascarelli e assessore delegato Ballatori - che hanno chiuso la farmacia comunale, aperta decenni fa in deroga, grazie all'impegno dei cittadini e dell'amministrazione comunale di sinistra dell'epoca".

"Sono responsabili - prosegue la nota del comitato - di una sciagurata ed inaccettabile decisione politica, sono ancora attaccati alle loro poltrone, nonostante siano stati contestati e sfiduciati dai cittadini di Spinetoli, ai quali non hanno detto la verità in merito nella recente campagna elettorale. E non è stato in grado di rassicurarci nemmeno il presidente della Provincia D'Erasmo che, giustamente, ha ritenuto opportuno attendere la decisione del Tar Marche, che si è espresso il 19 febbraio scorso, rinviando l'udienza nel merito al 7 maggio".

"A questo punto - sottolinea la nota - chiediamo al presidente D'Erasmo di decidere senza indugi sull'istituzione del dispensario farmaceutico provvisorio, disattendendo le assurde condizioni poste dalla giunta comunale di Spinetoli nella delibera numero 7 del 20 gennaio scorso. L'obiettivo è quello di fornire da subito un servizio primario, in attesa dell'approvazione della nuova farmacia per il capoluogo".

E il comitato annuncia la possibilità di compiere azioni di protesta clamorose nei confronti degli amministratori locali.
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