Sentina sotto attacco dell’erosione: il mare si prende 9 ettari di riserva

Sentina sotto attacco dell’erosione: il mare si prende 9 ettari di riserva
Sentina sotto attacco dell’erosione: il mare si prende 9 ettari di riserva
di Alessandra Clementi
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Sabato 30 Gennaio 2021, 06:10

SAN BENEDETTO  - La Sentina cancellata dall’erosione marina 33 San Benedetto La costa della Sentina sempre più erosa. Negli ultimi 20 anni l’erosione marina ha finito per cancellare circa nove ettari di superficie della Riserva della Sentina. Quanto emerso da uno studio di Enea, Ispra, Cnr e Università di Camerino. Da qui la denuncia dell’ex assessore Paolo Canducci il quale sollecita un’azione congiunta tra Comune e Regione per intervenire al più presto. 

 
Lo studio riporta come fra il 1985 e il 2012 la superficie coperta da dune della Sentina si sia ridotta di oltre l’80%, pari ad una perdita di 40.000 metri quadrati di habitat naturale.

Secondo i ricercatori al fenomeno dell’erosione costiera si aggiunge anche l’evidenza che il fiume Tronto non sarebbe più in grado di trasportare i quantitativi di sabbia necessari a mantenere in equilibrio il litorale, a causa del depauperamento del proprio letto provocato anche delle attività estrattive con danni all’ecosistema ed arretramento dell’ambiente balneare.

Negli anni però Comune e Regione sono intervenuti mettendo in campo azioni destinate a mitigare gli effetti dell’erosione nei tratti della costa maggiormente esposti al fenomeno, attraverso il cosiddetto “ripascimento morbido”, ovvero trasferendo la sabbia dragata dal porto presso la costa della Sentina. Lo stesso studio termina sottolineando la necessità di provvedimenti adeguati per evitare che nell’arco di pochi anni questa rara e importante zona umida venga ad essere invasa dal mare sotto l’azione del moto ondoso, perdendola per sempre. 


«La preziosissima Riserva della Sentina- commenta l’ex assessore Canducci - rischia di essere inghiottita dal mare nei prossimi anni se non si interverrà in modo deciso. Serve un’azione congiunta tra Comune e Regione. Non è impossibile, nei prossimi mesi l’Italia riceverà una fetta importante di fondi europei, molti dei quali destinati a finanziare progetti di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Bisogna agire e in fretta».

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