San Benedetto, obbligati e rimuovere gli ombrelloni ancora abusivi. Il Comune critica i balneari, 15 chalet multati. Il video profetico

San Benedetto, obbligati e rimuovere gli ombrelloni ancora abusivi e multe salate. Il Comune critica i balneari
San Benedetto, obbligati e rimuovere gli ombrelloni ancora abusivi e multe salate. Il Comune critica i balneari
di Alessandra Clementi
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Sabato 17 Giugno 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 15:08

SAN BENEDETTO  - Ci risiamo. Intere file di ombrelloni rimosse dopo il blitz da parte della Capitaneria di Porto in spiaggia. Almeno 15 gli chalet da nord a sud multati e costretti a rimuovere i punti d’ombra dal momento che non erano in regola con le procedure di ampliamento della spiaggia. Tutto questo perché l’iter per il rilascio delle autorizzazioni è ancora in corso negli uffici del municipio. 

Il video profetico di Ricci intervistato da Laura Ripani

 



In spiaggia sono arrivati i controlli e rilievi di Capitaneria di Porto e agenti della Polizia municipale. Sono scattate le multe e le ordinanze di rimozione. Un film già visto e per i concessionari un incubo che si ripete, dopo che la scorsa estate a metà stagione gran parte degli stabilimenti balneari erano stati costretti a dimezzare l’area destinata alle attrezzature perché non avevano i permessi per occupare un arenile che negli anni si era ampliato. 

L'incubo



«Si sono presentati in sette nel mio chalet – afferma il titolare di uno stabilimento del comparto nord – hanno fatto le verifiche ma nonostante la mia pec fosse arrivata in Municipio mancava l’autorizzazione. In fondo avevamo tempo fino al 31 maggio per inoltrare domanda di ampliamento, quindi non capisco dove sta il nostro errore.

Il Comune mi ha fatto una multa di oltre 10mila euro e togliere tutta la prima fila quindi 60 ombrelloni e prima di 15 giorni, se tutto va bene, non potrò rimetterli. Questo significa perdere clienti e soprattutto stagionali». 

Ricci (Itb): «Un accanimento»



Lo scorso inverno c’era stata la corsa per mettersi in regola ma i tempi non sono bastati. I concessionari da mesi sono impegnati a effettuare i lavori per mettersi in regola e a presentare le istanze per ottenere l’aumento delle zone demaniali da destinarsi ad area di posa per gli ombrelloni e le attrezzature balneari mobili. Finora sono state rilasciati 50 permessi ma ne mancano ancora diversi. Gli stabilimenti che ne sono privi hanno quindi sistemato i propri ombrelloni lo stesso, in attesa di ricevere semaforo verde, ma al momento dei controlli di Capitaneria e Comune sono risultati irregolari da qui rimozioni e multe. «È un accanimento nei confronti della nostra categoria – tuona Peppe Ricci presidente Itb – personalmente ho tolto qualche fila ma solo a scopo precauzionale. A pagarne le spese è San Benedetto, una città turistica, e i clienti che a inizio estate rimangono senza ombrelloni. È questo il turismo e la promozione che vogliamo?». 

Il sindaco Spazzafumo bacchetta i concessionari: «Da mesi chiediamo ai balneari di presentare le istanze, ma alcune sono pervenute solo qualche settimana fa. Si dovevano muovere prima. Ora dovranno aspettare che gli uffici rispondano, cercheremo di sbrigarci, contiamo di licenziare tutte le pratiche entro fine giugno ma non è nostra la responsabilità».

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