Ombrelloni rimossi a San Benedetto, la rivolta dei clienti: denunce a Federconsumatori per recuperare parte dei soldi pagati

Ombrelloni rimossi, la rivolta dei clienti: denunce a Federconsumatori per recuperare parte dei soldi pagati
Ombrelloni rimossi, la rivolta dei clienti: denunce a Federconsumatori per recuperare parte dei soldi pagati
di Alessandra Clementi
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Martedì 30 Agosto 2022, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 18:24

SAN BENEDETTO - La vicenda ombrelloni approda sui tavoli della Federconsumatori. Decine e decine di bagnanti si stanno rivolgendo all’associazione, che tutela i consumatori, lamentando quanto avvenuto con la rimozione di intere file di ombrelloni a partire dal mese di agosto a causa dell’errata misurazione della spiaggia. 

Le richieste 

Si tratta in gran parte di stagionali che a inizio estate avevano preso in affitto ombrelloni in prima fila e ora si trovano in tutt’altra posizione, con un lungo tratto di spiaggia da affrontare prima di arrivare a riva.

Che fare? Pagare gli stessi importi pattuiti a inizio stagione? Verranno applicati sconti come annunciato dai concessionari inizialmente? Queste le domande che i consumatori stanno rivolgendo all’associazione. Un aspetto è sicuro: il prezzo stabilito a maggio era commisurato a un servizio garantito a metà o meglio da giugno fino al 5 di agosto, poi è diventata un’altra storia. I bagnanti infatti si sono ritrovati a una grande distanza dalla riva ma soprattutto con ombrelloni molto ravvicinati e installati su un’area più ristretta. In tanti hanno lamentato spazi ridotti dove è difficile spostarsi o anche tenere un semplice passeggino per bambini e chi stava a pochi metri dal mare ora si ritrova a vedere la riva con il cannocchiale. 

La valutazione legale 

In tanti quindi si stanno rivolgendo in queste ore alla Federconsumatori che ha la sua sede di via Piemonte. «In questi giorni stiamo ricevendo decine di consumatori – afferma Barbara Nicolai segretaria provinciale Cgil e della Federconsumatori – e stiamo valutando gli aspetti normativi che non sono dei più semplici. Il nostro obiettivo è quello di tutelare i consumatori. Ora dobbiamo sondare l’entità del fenomeno e la normativa che va a tutelare questi clienti, in gran parte stagionali. Stiamo approfondendo tutti gli aspetti e abbiamo creato uno sportello dove vengono raccolte le richieste dei consumatori. Sarà nostro impegno poi incontrare i concessionari di spiaggia». In queste settimane, subito dopo la rimozione delle file di ombrelloni, dietro controllo della Capitaneria di Porto, si era parlato di una scontistica da applicare ai clienti ma tutto è ancora da vedere, soprattutto per gli stagionali che avevano già pagato gran parte dell’importo. 

I concessionari 

«Non siamo noi ad aver sbagliato ma altri dovranno pagare e risarcire», così Peppe Ricci presidente dell’Itb che sembra avere le idee chiare: «Non saremo certo noi a pagare per un errore che non abbiamo commesso. I danni non sono nostri, ma qualcuno dovrà risponderne. I balneari quest’anno come ogni stagione hanno installato gli ombrelloni lasciando 5 metri dalla battigia, il tutto al fine di ospitare i propri clienti nel migliore dei modi. Il problema lo ha creato chi gestisce la spiaggia, ora è da vedere se la responsabilità è del Demanio o del Comune. Non è escluso che si vada incontro a contenziosi. Non possono imputare a noi la responsabilità, soprattutto se tutti i concessionari si sono comportati allo stesso modo». 

Il blitz 

Intanto continuano i controlli della Capitaneria. Il primo è avvenuto nei primi giorni di agosto con la scoperta delle irregolarità visto che a fronte di un arenile cresciuto a seguito delle scogliere, si era continuato a installare ombrelloni a 5 metri dalla battigia. Così i concessionari hanno dovuto rimuovere fino a otto file di ombrelloni. L’accusa è di occupazione abusiva di area demaniale con la conseguente corsa a togliere le attrezzature. Il Comune è chiamato in causa ma c’è un rimpallo di responsabilità.

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