San Benedetto, mai più biciclette attaccate ai pali: in centro nuove rastrelliere con 200 posti, ma anche rimozioni e multe fino a 150 euro

San Benedetto, mai più biciclette attaccate ai pali: in centro nuove rastrelliere con 200 posti, ma anche rimozioni e multe fino a 150 euro
San Benedetto, mai più biciclette attaccate ai pali: in centro nuove rastrelliere con 200 posti, ma anche rimozioni e multe fino a 150 euro
di Marco Braccetti
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Martedì 23 Gennaio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:37

SAN BENEDETTO - Ancora più spazi dove poter posteggiare correttamente la bici, ancor meno tolleranza verso chi sgarra. Si articola su questo doppio binario l’azione dell’amministrazione comunale, per frenare la sosta selvaggia delle biciclette.

L’aumento

Nelle ultime ore, sono stati piazzati nuovi stalli lungo l’area del centro, come via Bezzecca e piazzetta Pazienza. «Complessivamente, ora in centro ci sono più di 200 postazioni per le bici» dichiara il vicesindaco Antonio Capriotti che (come delegato al decoro urbano) sta portando avanti una vera e propria battaglia contro i parcheggi irregolari. «Abbiamo dato nuove direttive alla polizia municipale: tolleranza-zero» sottolinea ancora il numero due del Comune. All’atto pratico: le rimozioni che, fino a poco tempo fa, venivano effettuate con cadenze-spot, ora dovrebbero diventare routine quotidiana. «Verrà strutturato un servizio fisso e sistematico dei vigili, attivo non solo in centro» puntualizza Capriotti, puntando i fari anche su viale De Gasperi. Pure lungo il vialone che ospita il palazzo comunale, non mancano problemi di questo tipo. Anche in questo caso, si seguirà la procedura valida per il centro. «Prima di Pasqua - assicura il vicesindaco - verrà apposta una cartellonistica informativa che ci consentirà di rimuovere immediatamente le bici irregolari». Il vero banco di prova, però, è rappresentato dal lungomare. D’estate, l’affastellarsi di biciclette lasciate alla rinfusa arriva a creare problemi di movimento per disabili o mamme con passeggino. Senza contare il complessivo clima di disordine che mal s’addice ad una città turistica. «Effettivamente, nel lungomare c’è la situazione più complessa - ammette il vice di Spazzafumo -. Quello che posso dire è che, sicuramente, non tollereremo più le biciclette attaccate sui nuovi lampioncini della pubblica illuminazione. Infatti, a lungo andare, vengono danneggiati e non possiamo più permettere che ciò accada». Più in generale, Capriotti tira le orecchie ai ciclisti-trasgressori: «In centro mi capita di vedere rastrelliere vuote e, a breve distanza, biciclette attaccate sui lampioni. Bene, queste cose non saranno più tollerate». Insomma, ci si prepara al giro di vite, sulla scorta di un regolamento municipale che, in teoria, detta norme molto chiare. Si tratta del "Regolamento per la gestione degli oggetti abbandonati e rinvenuti" che ha un’appendice tutta dedicata alle bici. In particolare, l’atto vieta di attaccarle su: monumenti, elementi di arredo urbano, fioriere, sostegni della segnaletica stradale verticale o luminosa e dell’illuminazione pubblica, alberi, arbusti di qualsiasi specie. Un elenco che fa letteralmente ridere se letto alla luce di ciò che continua ad avvenire.

I criteri

Inoltre, il regolamento prevede la rimozione dei mezzi anche quando siano posteggiati in modo tale da non garantire almeno un metro e 50 centimetri di spazio per il passaggio dei pedoni.

Oltre alla rimozione, previste multe fino a 150 euro.

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