SIROLO - Furti di bici di alta gamma nei giorni scorsi al Coppo di Sirolo. I ladri sono entrati in azione in due abitazioni nel giro di 48 ore portando via quattro biciclette per un valore complessivo di circa 15mila euro. Non si tratta di bravate o furtarelli come spesso sono capitati d’estate nella vicina Marcelli, ma di furti mirati, studiati, attuati da professionisti.
Perché nel mirino sono finite bici da corsa che, per marca e tipologia, possono essere rivendute nel mercato nero fruttando diverse migliaia di euro.
Evidentemente erano almeno in due ad agire, più un eventuale palo. Le mountain bike con le quali il professionista sirolese spesso faceva sport sui circuiti e nei percorsi allestiti in montagna, sono una Norco Range 2015, una YT Tues 2017 e una Specialized Kenevo 2019: sui social, mostrandone le foto, ha lanciato un appello a contattarlo nel caso qualcuno le notasse in giro o in vendita sul web. «E’ successo di notte, stavamo dormendo e i ladri - spiega il geometra - sono riusciti a forzare il box dove le tre bici erano riposte. Abbiamo fatto denuncia ai carabinieri e, a quanto sembra, non si tratta di ladruncoli ma di una banda specializzata, perché il giorno dopo ne hanno fatto un altro uguale di colpo».
Telecamere al vaglio
Il riferimento è al furto avvenuto la notte successiva a casa di uno chef di un noto locale di Sirolo che abita sempre nella zona del Coppo. In quel caso hanno rubato una bici da corsa su strada sempre dal valore ingente. I militari della stazione di Numana stanno vagliando le telecamere di videosorveglianza sia pubbliche che quelle private di vicini di casa e attività commerciali della zona.
L’ipotesi è che alla base dei blitz ci sia il tracciamento tramite un’app molto in voga tra i ciclisti, che serve a monitorare, analizzare e tracciare la propria attività sulle due ruote per poi condividere con la community ogni dato. In sostanza quindi si può tenere traccia dei propri percorsi, rilevare dati Gps e prestazioni, ma se non vengono impostate limitazioni alla privacy, chiunque può vedere il percorso effettuato. Anche e soprattutto il punto di partenza del ciclista che, si presuppone, sia anche quello dove si trova la bici. Da qui i ladri potrebbero aver saputo dove individuare il bottino.
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