Ascoli, giro di vite sulle biciclette abbandonate in centro: c’è l’avviso poi scatta la rimozione

Alcune bici vengono caricate su un camioncino
Alcune bici vengono caricate su un camioncino
di Cristiano Pietropaolo
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Lunedì 24 Luglio 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:28
ASCOLI - È partita l’operazione contro le “bici abbandonate” gestita della polizia locale. E alcuni mezzi sono già stati rimossi. L’iniziativa era stata adottata nel 2013 ma adesso si è voluto replicarla per migliorare il decoro urbano, garantire il corretto uso degli spazi pubblici ed evitare il disordinato deposito di biciclette abbandonante nelle rastrelliere o fuori di esse.


 
Al ritrovamento in stato di abbandono, anche dietro segnalazione da parte dei cittadini, di una bicicletta, gli agenti della Municipale lasceranno un avviso con il quale si comunica della rimozione forzata dopo il decimo giorno dalla notifica. Una bicicletta si trova in queste condizioni quando è in evidente stato di abbandono, con pneumatici sgonfi o inesistenti o con pezzi importanti per il suo movimento che risultano mancanti. «È un provvedimento che abbiamo rispolverato. Stiamo puntando sulla riqualificazione del centro storico, seguendo la linea dell’ordinanza contro le deiezioni animali e sulla pulizia di piazza del Popolo - spiega Federico Durante, sostituto commissario della polizia locale. - Ci concentriamo particolarmente alla lotta al degrado urbano e sulla rimozione delle biciclette che sono prevalentemente poggiate sulle rastrelliere, che sono quelle che ci creavano più problemi: noi possiamo rimuovere questi mezzi quando sono legati ad un palo della luce e della segnaletica.

Legalmente possiamo farlo, ma non è così quando è sulla rastrelliera: questa ordinanza ci aiuta nel farlo». 

Come funziona la procedura
 

Il sostituto commissario Federico Durante illustra la procedura: «Quando ci sono queste caratteristiche, il personale fa una segnalazione alla centrale, che la gira all’ufficio Ambiente, che farà un secondo sopralluogo e, successivamente, la targhetta verrà apposta sulla bicicletta, in modo da permettere di reclamare il mezzo entro dieci giorni e dimostrare che il mezzo sia effettivamente il proprio, ovvero aprendo il lucchetto. Si tratta di una targhetta ben visibile. Dopo i 10 giorni, viene tagliata e rimossa la catena e il mezzo viene portato nel deposito comunale di Marino del Tronto, dove è custodito gratuitamente. Sull’albo pretorio viene pubblicata anche la foto del mezzo con la comunicazione che è stato rimosso. Dopo 30 giorni si attiva una nuova procedura. Il mezzo si può rottamare se è inutilizzabile oppure se è ancora utilizzabile e nuovo, viene immesso nuovamente nel mercato attraverso un’alienazione, una procedura che già si applica con gli altri mezzi a quattro ruote. Diventa quindi proprietà del Comune e alla fine potrà anche essere messo in vendita». Sull’avviso che viene posizionato sui mezzi abbandonati c’è scritto che “Si informa che il presente velocipede, ritenuto in stato di abbandono a causa delle sue condizioni di conservazione, verrà rimosso dopo 10 giorni dall’affissione del presente avviso, ovvero in data… e rottamati secondo quanto disposto dall’ordinanza dirigenziale n.225 del 24/05/2013”.

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