L'Usb Sanità minaccia lo sciopero per il perdurante silenzio dell'Area vasta 5 sulle richieste avanzate

L'ospedale Mazzoni di Ascoli
L'ospedale Mazzoni di Ascoli
2 Minuti di Lettura
Sabato 28 Agosto 2021, 09:47

ASCOLI - Il sindacalista della Usb Mauro Giuliani annuncia lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Asur Area vasta 5. In una lettera indirizzata al prefetto; al direttore dell’Asur Marche, al direttore dell’Area vasta 5, alla Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali e all’assessore alla Sanità delle Marche si legge: «Il 19 marzo dinanzi al prefetto di Ascoli, le parti si sono confrontate per attivare una procedura di raffreddamento e conciliazione.

In quella sede, l’Asur e l’Area Vasta 5, tramite i loro principali rappresentanti, avevano dichiarato, responsabilmente, di voler affrontare e risolvere le questioni poste alla loro attenzione; tuttavia, va rilevato che a distanza di 5 mesi, gli argomenti allora discussi e rispetto ai quali vi furono formali rassicurazioni da parte pubblica, sono stati del tutto disattesi. Inoltre, ai sensi dell’articolo 10 del contratto collettivo del comparto sanità in vigore, “il sistema delle relazioni sindacali è improntato a principi di responsabilità, correttezza e buona fede, trasparenza dei comportamenti”. Si ritiene che tali principi siano venuti meno, provocando nocumento ai lavoratori impegnati e provati dall’emergenza pandemica la quale è correlata alla cronica carenza di personale sanitario e posti letto disponibili.

La situazione è peggiorata dato che ci sono state chiusure di reparti Covid senza alcuna informativa/confronto e successiva non riapertura degli stessi». 


Nella missiva si legge ancora: «La situazione non è più accettabile né sostenibile, per cui l’Usb indice lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto della Area vasta 5 e chiede al prefetto di attivare la procedura. In caso di fallimento della conciliazione ci riserviamo la possibilità di proclamare uno sciopero dei lavoratori, per tutte le motivazioni esposte». 


Gli argomenti contestati dall’Usb riguardano: le Progressioni economiche orizzontali 2019; le premialità Covid; le indennità Covid (malattie infettive e sub-intensiva); le progressioni economiche orizzontali 2021; le progressioni verticali; la proroga fino a 36 mesi del personale precario e le stabilizzazioni; il Piano occupazionale straordinario con assunzioni stabili; i tempi di vestizione-svestizione indumenti da lavoro; i fondi contrattuali Av5 di oltre 1.000 euro pro-capite inferiori alle altre Aree vaste; la produttività 2020; la mancanza di atti deliberativi di trasparenza da parte della Direzione Av5; la garanzia di non attivare/allargare con appalti settori servizi attualmente gestiti in maniera diretta con lavoratori dipendenti; Piano emergenza e Piano Ferie 2021 e la mobilità interna.

© RIPRODUZIONE RISERVATA