Bioparco a Relluce: un impianto innovativo per lo smaltimento dei rifiuti, aree per ricerca, didattica e opere d'arte

La discarica di Relluce
La discarica di Relluce
di Luca Marcolini
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Sabato 6 Maggio 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 20:18

ASCOLI - Per alzare il velo su quello che dovrebbe essere lo scenario futuro per lo smaltimento dei rifiuti sul territorio piceno, l’Arengo ha in programma per giugno la presentazione del progetto per la realizzazione di un biodigestore con annesso bioparco nell’area di Relluce.

Ovvero nella zona dove si trova l’attuale discarica. Una presentazione alla quale l’amministrazione comunale intenderebbe anche invitare il ministro all’ambiente e alla sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e che aprirà le porte su quello che dovrebbe essere illustrato come un intervento innovativo e di prospettiva. Tutto ciò considerando che è attesa a breve la conferma dei relativi, necessari finanziamenti per la transizione ecologica nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (l’ormai famoso Pnrr). 
 
Il progetto che l’Arengo, su indirizzo del sindaco Marco Fioravanti, intende presentare al territorio nel prossimo mese di giugno dovrebbe essere, in realtà, in linea con la scelta sottoposta anche all’attenzione del consiglio comunale aperto di circa un anno fa. Una proposta imperniata non solo sulla realizzazione di un impianto innovativo di smaltimento dei rifiuti, ma con l’ipotesi di creare un bioparco, fruibile anche dalle scolaresche. Per quanto riguarda, nello specifico, il fulcro del progetto, ovvero il biodigestore, l’obiettivo – come sostenuto a suo tempo dallo stesso sindaco – è quello di andare a risolvere a medio-lungo termine il problema legato alle discariche. L’idea progettuale, messa a punto da Ascoli servizi comunali e condivisa dall’Arengo, prevede di creare il nuovo impianto che poi verrà affiancato anche da un ampio parco pubblico sostenibile del rifiuto.

La scelta del biodigestore viene motivata dall’Arengo con il fatto di poter generare dai rifiuti energia pulita minimizzando costi, sprechi e le emissioni di Co2. Il progetto del biodigestore – secondo le intenzioni dei promotori - permetterà anche di creare sinergie con le realtà produttive e imprenditoriali del territorio, attraverso la massimizzazione del recupero di risorse dei rifiuti. Con l’obiettivo ipotizzato di fornire una soluzione calibrata per le esigenze dell’Ata rifiuti del Piceno. 
 
La zona di Relluce destinata ad ospitare il bioparco sarà suddivisa, secondo il progetto, in macro-aree che ospiteranno varie attività.

Nella progettazione anticipata nella fase iniziale del percorso per realizzare l’intervento, sono stati previsti anche dei giardini botanici, con serre per la florovivaistica e la possibilità di realizzare serre in cui sperimentare il recupero di energia e agricolture biodinamiche.

Sarà inoltre presente un parco della ricerca a supporto dello sviluppo scientifico e della sperimentazione sostenibile, in cui ospitare anche delle attività formative, workshop e seminari e anche le scolaresche per lo svolgimento dell’attività didattica. Viene anche ipotizzato uno spazio riservato agli artisti in cui esporre installazioni generate dal recupero e dal riutilizzo dei rifiuti stessi, oltre ad un “Bosco dei ricordi” per compensare le emissioni di co2 prodotte. L’area di Relluce, dunque, si trasformerebbe in un grande parco sostenibile del rifiuto all’interno del quale poter svolgere attività di vario genere, dalla ricerca legata alla tutela dell’ambiente alla sperimentazione di tutto il ciclo dei rifiuti, avendo un particolare riguardo anche al tema della prevenzione.  

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