Festivi non pagati al personale sanitario, in arrivo 22 decreti ingiuntivi ad Ascoli

Festivi non pagati al personale sanitario, in arrivo 22 decreti ingiuntivi ad Ascoli
Festivi non pagati al personale sanitario, in arrivo 22 decreti ingiuntivi ad Ascoli
di Mario Paci
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Venerdì 5 Maggio 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 11:04

ASCOLI - A rendere conflittuali i rapporti fra Ast e sindacati non ci sono solo le questioni delle 140 indennità di funzione e posizione organizzative congelate e il mancato pagamento dei tempi di vestizione (arretrati di cinquemila euro a operatore sanitario per i quali i sindacati Nursind e Nursing hanno invocato un provvedimento disciplinare contro l’ex direttore generale Esposito). A questi si aggiungono anche i mancati pagamenti dei festivi infrasettimanali e delle indennità da rischio radiologico. 

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Sono stati infatti notificati all’Ast 22 decreti con i quali il tribunale di Ascoli ha ingiunto di pagare ai dipendenti ricorrenti il compenso per lavoro straordinario. Il credito è vantato dai 22 operatori per aver svolto l’attività lavorativa in occasione delle festività infrasettimanali. La Corte di Cassazione ha chiarito che « … attiene al regime dell’orario che, quanto alla durata esigibile da parte del datore di lavoro, si riduce per tutti i dipendenti, turnisti e non turnisti, nelle settimane in cui ricadono festività. La circostanza che i turnisti, poiché assegnati a servizi da rendere in modo continuativo, siano di norma obbligati a svolgere l’attività anche nelle giornate festive, non fa venire meno il diritto a prestare il lavoro negli stessi limiti orari fissati per gli altri lavoratori e, quindi, a godere del riposo compensativo o a percepire, in alternativa, il compenso per il lavoro straordinario festivo». 
 
Nel frattempo nel blocco operatorio del Mazzoni il rischio radiologico, un’indennità riconosciuta a chi è esposto a radiazioni generate da macchine utilizzate a scopi diagnostici ( che prevede circa cento euro in più in busta paga al mese e quindici giorni di ferie aggiuntive da fruirsi in un’unica soluzione ogni anno), viene riconosciuto a dieci infermieri del blocco operatorio.

Ovvero a quelli che possono ricoprire il ruolo di infermiere strumentista in sala di ortopedia in quanto vengono esposti a radiazioni specialmente in interventi di traumatologia. Questi infermieri coprono anche le specialistiche di ostetricia/ginecologia e otorino. A tutti gli altri infermieri, che principalmente ruotano nelle restanti specialistiche, (chirurgia, urologia e oculistica) non viene però riconosciuta questa indennità. Dal 1° gennaio 2022, con la nomina del nuovo primario di urologia, gli interventi di quest’ultima specialistica sono notevolmente aumentati. Di conseguenza, da dati raccolti relativi all’anno 2022 gli infermieri che ricoprono spesso il ruolo di strumentista o infermiere di sala in urologia, in elezione o in urgenza, sono stati esposti a radiazioni ad un minutaggio anche triplo ma senza percepire indennità. Una disparità di trattamento che andrebbe azzerata. 

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