Senigallia, si trucca ma il marito le spacca il naso: «Sei diventata troppo occidentale»

Senigallia, si trucca ma il marito le spacca il naso: «Sei diventata troppo occidentale»
Senigallia, si trucca ma il marito le spacca il naso: «Sei diventata troppo occidentale»
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 13 Dicembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 13:48

SENIGALLIA «Ti stai occidentalizzando troppo». Sarebbe stata questa la “colpa” affibbiata da un afgano di 26 anni alla propria moglie, costretta - stando alle contestazioni della procura - a vivere in maniera limitata, senza neanche la possibilità di accendere il cellulare e avere un contatto con la famiglia d’origine senza il consenso del coniuge .

Le percosse

Lui, per farla tornare sulla via della religione, l’avrebbe percossa più volte, tanto da fratturarle in un’occasione le ossa nasali.

Il motivo di tanta violenza? La donna si era permessa di truccarsi. Almeno questa è la ricostruzione accusatoria che ha fatto finire il 26enne sul banco degli imputati con le accuse di maltrattamenti e lesioni personali. Il processo a carico dello straniero, residente a Senigallia, è stato incardinato ieri mattina davanti al giudice Carlo Cimini. L’attività istruttoria entrerà nel vivo il 13 febbraio 2024 con l’audizione dei testimoni. Sull’uomo pende dalla scorsa estate il divieto di avvicinamento alla vittima e l’obbligo di tenersi lontano dalla casa familiare.

La misura cautelare disposta dal gip, su richiesta del pm Irene Bilotta, è arrivata dopo l’episodio avvenuto tra le mura domestiche lo scorso maggio. In quell’occasione, a casa della coppia di coniugi erano intervenuti gli agenti del Commissariato. Erano stati chiamati dal dipendente di un locale che si trova a pochi passi dall’abitazione dei due afgani. Aveva visto una donna sul balcone, che stava cercando di attirare la sua attenzione portandosi le mani al collo e mimando il gesto del telefono. La richiesta di aiuto era stata accolta e sul posto, nel centro di Senigallia, era arrivata la Volante del Commissariato. Gli agenti erano corsi a casa degli afgani e avevano trovato sia lei che lui feriti. La donna aveva addosso i lividi delle percosse e il naso sanguinante, lui aveva dolore a una mano. Da quello scenario è partita l’indagine della polizia e, di conseguenza, quella della procura. La vittima aveva raccontato ai poliziotti di essere stata picchiata perché il marito l’aveva sorpresa a truccarsi. Lei voleva solamente avere le sue piccole libertà quotidiane. Non pago della violenza sulla moglie, così sostiene la procura, si era accanito contro il telefono della coniuge, rompendolo.

Il soccorso

Portata la donna al pronto soccorso, i medici le avevano diagnosticato la rottura delle ossa nasali. Una frattura probabilmente causata dai pugni incassati. Inoltre, la vittima aveva parlato dei continui soprusi subiti, compreso un morso ricevuto alla mano e altre percosse, arrivate perché, stando alla sua versione, il marito l’accusava di essersi discostata troppo dalla religione ed essersi così avvicinata a un modello di vita occidentale. La donna, però, non ha mai avuto il coraggio di denunciare formalmente il marito. L’uomo non ha scelto riti alternativi convinto di poter smontare le accuse nel corso del dibattimento.

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