Conto alla rovescia per ponte Garibaldi: domani scattano le demolizioni

Conto alla rovescia per ponte Garibaldi: domani scattano le demolizioni
Conto alla rovescia per ponte Garibaldi: domani scattano le demolizioni
di Sabrina Marinelli
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Domenica 29 Ottobre 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 11:22

SENIGALLIA Domani ponte Garibaldi sarà demolito. Dopo oltre un anno dall’alluvione del 15 settembre 2022, che l’ha reso inagibile, è finalmente arrivato il momento di eliminarlo. Anas, che si occuperà del nuovo ponte, ha ultimato il progetto, che prevede un ponte ad unica campata senza pile in alveo per consentire il deflusso di un maggior quantitativo di acqua in caso di piena. Sarà più alto della sede stradale. Nel frattempo, però, è necessario rimuovere la vecchia struttura. 

 
Le modalità


«Telecom ha ultimato lo spostamento del cavo – spiega l’avvocato Claudio Netti, presidente della Bonifica Marche Engineering – e lunedì (domani ndr) inizierà la demolizione di ponte Garibaldi.

La modalità con cui avverrà sarà la stessa di quella adottata per la demolizione di ponte 2 Giugno». A tre anni di distanza il centro storico di Senigallia perderà anche il secondo ponte gemello. Erano identici, ponte 2 Giugno e ponte Garibaldi. Non lo saranno più. Il nuovo ponte Garibaldi non sarà realizzato come l’attuale ponte Angeli dell’8 dicembre 2018, che collega via Carducci e il rione Porto a Corso 2 Giugno e al centro storico. Ci vorranno diversi giorni per vedere l’opera di demolizione ultimata dalla ruspa. Nel corso dei lavori verranno recuperati i pezzi di ponte che cadranno nel fiume per evitare che possano rappresentare degli ostacoli al regolare deflusso del fiume.

Venerdì la premier Giorgia Meloni, accompagnata dal sindaco Massimo Olivetti, ha verificato la situazione, prendendo atto dei danni creati dall’alluvione anche alle infrastrutture. In particolare, quel ponte chiuso ha isolato la città, dividendola in due da oltre un anno. A luglio un collegamento è stato ripristinato, grazie alla realizzazione della passerella provvisoria ma solo per pedoni e ciclisti. «Chissà se le presenze della presidente Meloni e del ministro Fitto saranno in grado di far rimuovere quel benedetto cavo e far partire la demolizione del ponte Garibaldi – si è chiesto sabato Dario Romano, capogruppo del Pd -. Ovviamente, anche in questo caso, sebbene la visita sembra non sia stata programmata, non vi è stato alcun avviso ai consiglieri comunali di opposizione. Avrei suggerito comunque anche una visita nell’entroterra, per vedere lo stato dell’arte post alluvione 2022». Ai dubbi sulla partenza del cantiere ha già risposto l’avvocato Netti perché, finalmente, ci siamo. 


E’ previsto, inoltre, un intervento per sistemare il ponte di Strada della Chiusa, che collega Vallone a Cannella. In quel caso non sarà necessario abbatterlo seppure sia stato reso inagibile dall’alluvione, isolando le due frazioni. Sarà sufficiente riparare la porzione crollata. I lavori dovrebbero partire a breve. Non c’è ancora una data, infine, per la modifica che sarà necessario apportare a ponte Angeli dell’8 dicembre 2018 per poterlo alzare in caso di piena, così da poter recuperare spazio per far transitare l’acqua del Misa senza rischiare di allagare il centro. E’ in fase di progettazione un sistema con due martinetti da installare alle estremità e da azionare in maniera elettronica oppure meccanica, manualmente, nel caso venisse a mancare la corrente.

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