Senigallia, tra i contestatori di Salvini
un assessore e due consiglieri comunali

Il consigliere Enrico Pergolesi fermato dalla polizia
Il consigliere Enrico Pergolesi fermato dalla polizia
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Venerdì 15 Maggio 2015, 20:25 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 08:17
SENIGALLIA - Indagini sono in corso da parte della polizia che sta passando al setaccio ogni video, compresi quelli pubblicati su Facebook, per individuare gli autori dei lanci di uova e non solo in occasione del comizio in piazza del leader della Lega Nord Matteo Salvini.



In particolare l'attenzione è concentrata su un manifestante che nel tardo pomeriggio ha aggredito un 17enne scambiandolo per un leghista in piazza Saffi, dove alcuni attivisti, ripresi anche in un filmato, giravano con dei bastoni. Il minore ha riportato solo escoriazioni ma ha avuto una crisi epilettica per lo choc ed è stato soccorso da un'ambulanza. E' lui il secondo ferito negli scontri, oltre al giovane tagliato al collo dal guscio di un uovo. Incolume invece la bimba di 4 anni raggiunta anche lei da un uovo come molti dei presenti. Tanti i senigalliesi che hanno preso le distanze da quanto accaduto.



"Eccoli gli "eroi" anti-leghisti lanciatori di fumogeni contro mamme e bambini - il commento su Facebook del leader del Carroccio -. Bombe carta, fumogeni, pomodori e accendini. I balordi dei centri a-sociali, braccio armato della sinistra, hanno provato a fermarci, ma non ci sono riusciti: ha vinto la Senigallia perbene, con tanta gente in piazza, nonostante il lancio di oggetti. Un abbraccio al ragazzo colpito e alle tante mamme presenti, coi bimbi purtroppo spaventati".

Tra i manifestanti anche Karim Franceschi, diventato popolare dopo aver combattuto contro l'Isis. Nella bacheca Facebook mostra come trofeo la bandiera della Lega Nord capovolta, tenuta da un gruppo di attivisti con il volto coperto. "Salvini cacciato e bandiera confiscata - scrive Franceschi - All'omino lega si addice essere appeso al contrario". In realtà Salvini è andato via come da programma terminato il suo intervento. L'unico a non aver potuto riprendere la parola è stato Roberto Paradisi, che ha preferito sospendere il comizio. Ieri ha presentato a Mangialardi una interrogazione. "Insieme ai contestatori erano sorprendentemente presenti l’assessore all’Urbanistica Simone Ceresoni e i consiglieri Carlo Girolametti ed Enrico Pergolesi, quest'ultimo immobilizzato dalla polizia nei successivi scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. In violazione delle norme sui comizi elettorali tenevano manifesti inaccettabili nei confronti degli avversari politici" "Torna in Padania" quello di Girolametti. "E' sua intenzione esprimere ferma condanna per i fatti avvenuti - chiede al sindaco - solidarizzare con i cittadini feriti, con i suoi avversari politici e con le forze dell'ordine insultate, prendendo le distanze e chiedendone le dimissioni? E' sua intenzione sospendere ogni forma di contribuzione economica al centro sociale estremista ospitato in locali comunali?".



“La militarizzazione di piazza Roma è stata un atto indegno - replicano dal centro sociale Arvultura - . A chi predica e pratica la guerra tra poveri, rispondiamo che è ora che la paura cambi fronte”.
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